Addio a Cesare Zambon: il piccolo guerriero di 6 anni affetto da neurofibromatosi
Dopo una lunga battaglia contro la rara malattia genetica, il bambino di Conegliano si è spento all’ospedale Gaslini di Genova. Il commovente messaggio della mamma sui social.

Non ce l’ha fatta Cesare Zambon, il bambino di 6 anni di Conegliano affetto da neurofibromatosi, una rara malattia genetica che provoca la formazione di tumori e che, nel tempo, lo aveva reso cieco. La sua storia era stata raccontata con amore e coraggio dalla mamma, Valentina Mastroianni, attraverso i social e nel libro La storia di Cesare, nel quale aveva condiviso il percorso difficile ma pieno di amore affrontato dal piccolo.
La malattia, negli ultimi mesi, si era aggravata, rendendo necessaria una nuova fase di cure. Per questo, la famiglia aveva deciso di trasferirsi a Genova, dove Cesare è stato seguito dall’équipe dell’ospedale pediatrico Gaslini.
Il trasferimento all’ospedale Gaslini di Genova
La neurofibromatosi aveva colpito duramente il corpo di Cesare, compromettendo progressivamente le sue condizioni di salute. La famiglia ha fatto di tutto per offrirgli le migliori cure possibili, trasferendosi a Genova per consentirgli di ricevere trattamenti specializzati presso l’ospedale Gaslini, uno dei centri pediatrici più avanzati in Italia.
Nonostante le difficoltà, Cesare ha affrontato ogni ostacolo con straordinario coraggio, accompagnato dall’affetto della sua famiglia e dal sostegno di tanti che hanno seguito la sua storia.
Il toccante messaggio della mamma
La notizia della sua scomparsa è stata annunciata dalla madre, Valentina Mastroianni, attraverso un post sulla pagina Facebook La storia di Cesare. Parole piene d’amore e dolore, ma anche di gratitudine per la forza dimostrata dal suo bambino:
"Ciao Cece del mio cuore, sei stato coraggioso, senza paura, fino alla fine. Circondato dal nostro amore, grazie agli angeli del guscio, sei andato via da questa vita a cui tu hai dato tanto, senza chiedere niente. Ti ho fatto una promessa: non essere arrabbiata con questa vita. E ce la metterò tutta per far sì che il mio cuore urli solo cose belle in tuo nome. Tu ora vai, finalmente libero! Corri Cece, veloce come la luce, braccia aperte e vai."
Un addio carico di amore e speranza, che dimostra la forza di una madre che ha accompagnato il suo bambino in una battaglia difficilissima, senza mai smettere di credere nella vita.
Una comunità in lutto
La scomparsa di Cesare ha profondamente colpito la comunità di Conegliano, dove la sua famiglia è molto conosciuta e dove in tanti si erano mobilitati per sostenere la sua lotta contro la malattia.
Sui social, decine di messaggi di cordoglio e vicinanza hanno espresso affetto per la mamma Valentina e per la famiglia Zambon. Un’ondata di solidarietà che dimostra quanto la storia di Cesare abbia toccato il cuore di molte persone, non solo nella sua città, ma in tutta Italia.
La forza di un piccolo guerriero
Nonostante la giovane età, Cesare ha insegnato tanto a chi gli è stato vicino. La sua determinazione, il suo coraggio e la sua capacità di affrontare il dolore con il sorriso hanno reso la sua storia un esempio di resilienza.
Le parole della madre sono un testamento di questa eredità di amore: il desiderio di trasformare il dolore in bellezza, di non lasciarsi sopraffare dalla rabbia, ma di continuare a raccontare la storia di Cesare con speranza e gratitudine.
La neurofibromatosi: una malattia rara e complessa
La neurofibromatosi è una malattia genetica rara che causa la formazione di tumori a carico del sistema nervoso. Nel caso di Cesare, la patologia ha avuto conseguenze devastanti, portandolo alla perdita della vista e aggravandosi progressivamente nel tempo.
Attualmente, la ricerca scientifica sta lavorando per trovare nuove terapie che possano migliorare la qualità di vita dei pazienti affetti da questa malattia. La storia di Cesare rappresenta anche un monito sull’importanza di investire nella ricerca per le malattie rare, affinché sempre più bambini possano avere una speranza di cura.
Un ricordo che resterà vivo
La storia di Cesare Zambon continuerà a vivere nel cuore di chi lo ha conosciuto, nei racconti della sua mamma e nell’affetto della comunità che lo ha sostenuto.
Attraverso il suo libro e la testimonianza sui social, Valentina Mastroianni ha dato voce alla lotta di suo figlio, trasformando il dolore in un messaggio di forza e amore.
Cesare ha lasciato un segno indelebile, dimostrando che anche nelle difficoltà più grandi si può trovare la bellezza della vita.