Chiave d'oro a Sangiuliano, il sindaco di Pompei replica a Boccia: "Sminuisce il mi operato”
Lo Sapio difende il suo operato: "Le parole dell'imprenditrice sminuiscono il lavoro dell’amministrazione comunale"
Il sindaco di Pompei, Carmine Lo Sapio, ha recentemente replicato con fermezza alle dichiarazioni rilasciate da Maria Rosaria Boccia, imprenditrice coinvolta nell'organizzazione della cerimonia in cui il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha ricevuto la chiave d’oro della città degli Scavi.
Lo Sapio ha espresso il suo rammarico per le affermazioni di Boccia, sottolineando come queste abbiano sminuito il suo operato e quello della sua amministrazione.
Nel contesto politico e culturale di Pompei, le parole del sindaco segnano una netta presa di posizione in difesa del suo lavoro e della sua indipendenza.
La cerimonia della consegna della chiave d'oro
Il 23 luglio 2023 è stato un giorno importante per la città di Pompei, con la cerimonia ufficiale in cui il sindaco Carmine Lo Sapio ha consegnato simbolicamente le chiavi della città al ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. Questo gesto rappresenta un'importante onorificenza destinata a figure di rilievo che hanno contribuito in modo significativo alla promozione del patrimonio culturale della città.
Tuttavia, la celebrazione è stata seguita da un dibattito mediatico acceso. Maria Rosaria Boccia, imprenditrice presente durante l’organizzazione dell'evento, ha dichiarato pubblicamente di essere stata l'intermediaria che ha reso possibile la consegna della chiave d'oro al ministro. Boccia ha infatti sottolineato come la situazione fosse politicamente complicata, data l’appartenenza politica del sindaco Lo Sapio al Partito Democratico (PD), differente da quella del ministro Sangiuliano.
La replica del sindaco Lo Sapio
Non si è fatta attendere la risposta di Carmine Lo Sapio, il quale ha smentito categoricamente la versione dei fatti fornita da Boccia. "Lungi da me che qualcuno possa suggerirmi qualcosa", ha dichiarato il sindaco, ribadendo la sua totale indipendenza decisionale. Ha voluto chiarire che nessuno, nemmeno suo padre, che milita nello stesso partito, è mai riuscito a influenzarlo nelle sue scelte politiche e amministrative. "Non posso permettere a nessuno di sminuire l’attività mia, della mia amministrazione e della città di Pompei", ha aggiunto Lo Sapio, sottolineando il valore del suo operato come sindaco.
La tradizione delle onorificenze a Pompei
Nella sua replica, Lo Sapio ha anche ricordato che la chiave d'oro non è stata un onore riservato esclusivamente a Gennaro Sangiuliano. In passato, infatti, l’onorificenza era stata conferita anche a Dario Franceschini, ministro della Cultura del Partito Democratico. "Oggi il mio partito è Pompei", ha sottolineato il sindaco, evidenziando come il suo principale impegno sia rivolto esclusivamente alla città e ai suoi cittadini, senza tenere conto delle appartenenze politiche.
Inoltre, il sindaco ha richiamato un altro episodio significativo: la concessione della cittadinanza onoraria a Massimo Osanna, ex direttore del Parco Archeologico di Pompei e attuale direttore generale dei Musei. Questa decisione, ha spiegato Lo Sapio, è stata presa per riconoscere il grande contributo di Osanna, insieme al generale Nistri, nella protezione e valorizzazione del patrimonio archeologico durante un periodo caratterizzato da numerosi crolli e criticità.
I futuri progetti per Pompei e il ruolo di Sangiuliano
Nonostante il sindaco abbia sminuito il contributo diretto di Gennaro Sangiuliano nei recenti successi della gestione del sito archeologico, ha riconosciuto che l’attuale ministro ha avviato nuovi importanti progetti. In particolare, Sangiuliano ha promosso un programma di espansione degli scavi, destinando alcuni milioni di euro a questo scopo, con l’obiettivo di portare alla luce nuove aree del sito archeologico di Pompei.
Tuttavia, Lo Sapio ha sottolineato che molti dei risultati raggiunti, come la piena accessibilità delle domus, sono frutto del lavoro di Osanna e Nistri, e non direttamente del ministro attuale.
Le dichiarazioni di Carmine Lo Sapio chiariscono la sua posizione rispetto alle affermazioni di Maria Rosaria Boccia, difendendo l'autonomia e l'integrità del suo operato come sindaco di Pompei. La polemica sottolinea come la politica locale e nazionale possano talvolta intrecciarsi in maniera complessa, soprattutto quando si tratta di valorizzare il patrimonio culturale di una città unica come Pompei. Nonostante le divergenze, la città sembra destinata a proseguire il suo percorso di riscoperta e valorizzazione del passato, con nuovi scavi e progetti già in corso.