fabrizio casafina

Un altro drammatico incidente sul lavoro si è verificato a Guidonia Montecelio, in provincia di Roma. Nella notte del 3 marzo, Fabrizio Casafina, 59 anni, ha perso la vita schiacciato dal cancello d’ingresso dell’azienda di trasporti per cui lavorava. L’uomo, residente a Roma, è rimasto vittima di un cedimento improvviso della struttura mentre cercava di entrare nel piazzale dell’azienda.

La dinamica dell’incidente

L’incidente è avvenuto intorno alle 4 del mattino in via Gioacchino Bonnet. Secondo le prime ricostruzioni della polizia, Casafina era arrivato in auto, aveva accostato e stava aprendo il cancello scorrevole quando improvvisamente la struttura gli è crollata addosso, schiacciandolo.

Intervento dei soccorsi

Sul posto sono intervenuti immediatamente i Vigili del Fuoco della squadra 18/A di Tivoli e il personale del 118. Purtroppo, ogni tentativo di soccorso si è rivelato inutile: l’uomo è morto sul colpo a causa delle gravi lesioni riportate.

Indagini in corso

La polizia di Stato, insieme all’Ispettorato del Lavoro della ASL competente, ha avviato un’indagine per accertare le cause dell’incidente. Le autorità vogliono capire se vi siano state negligenze nella manutenzione del cancello e se fossero rispettate tutte le normative sulla sicurezza sul lavoro.

Un problema ricorrente: il precedente di ottobre

Non è la prima volta che un incidente simile si verifica nella zona. Nell’ottobre scorso, un vigilante era stato travolto da un cancello in un’azienda di trasporti a Tivoli Terme. L’uomo era rimasto gravemente ferito, riaccendendo il dibattito sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.

Le morti bianche nel Lazio: numeri allarmanti

L’incidente di Guidonia si inserisce in un quadro allarmante sulle morti sul lavoro. Secondo la CGIL, nel 2024 nel Lazio sono state registrate 107 vittime, mentre nei primi due mesi del 2025 il bilancio ha già raggiunto quota 16. I settori più colpiti sono quello delle costruzioni e dei trasporti, dove il rischio di incidenti è particolarmente elevato.

Le dichiarazioni dei sindacati

In una nota ufficiale, la CGIL ha espresso cordoglio alla famiglia di Fabrizio Casafina e ha ribadito la necessità di rafforzare le misure di sicurezza nei luoghi di lavoro: «Questa ennesima tragedia dimostra ancora una volta la scarsa attenzione verso la manutenzione delle strutture e la sicurezza dei lavoratori. Chiediamo controlli più severi e un impegno concreto per prevenire altre morti evitabili».

La morte di Fabrizio Casafina solleva interrogativi sulla sicurezza nelle aziende italiane, soprattutto in settori ad alto rischio come quello dei trasporti. Le indagini chiariranno eventuali responsabilità, ma resta il dato allarmante di un Paese in cui, troppo spesso, il lavoro si trasforma in tragedia. La speranza è che episodi come questo spingano istituzioni e aziende ad adottare misure più rigorose per garantire la sicurezza dei lavoratori.

Matteo Bassetti, le mutande rubate e le avance dai maschi: «Sono l’unico virologo sopravvissuto»
Molfetta, trovato morto Valerio Lacalamita: scomparso da giorni senza smartphone