Non bastava il coronavirus, ora la Cina rischia di dover fare i conti con una nuova epidemia. Nella regione della Mongolia Interna, infatti, è stato accertato un caso, forse 'importato' dalla Mongolia, di peste bubbonica.
La malattia che secoli fa mieteva vittime in tutto il mondo può essere curata, ma è indispensabile tracciare tutti i casi di contagio altrimenti può avere una mortalità decisamente elevata.
Dove è accaduto
È accaduto nella città di
Bayannur: un pastore che vive nella zona è risultato positivo alla
peste bubbonica, in condizioni stabili e attualmente in quarantena.
I funzionari hanno detto che stanno indagando su un secondo caso sospetto, secondo il 'Global Times' cinese. La
peste bubbonica era una volta la malattia più temuta al mondo, ma ora può essere facilmente curata con antibiotici.
Il primo caso
Il primo caso è stato segnalato in un ospedale di Urad Middle Banner, nella città di Bayannur. Non è ancora chiaro come o perché il paziente possa essere stato infettato. Il secondo caso sospetto riguarda un quindicenne, che apparentemente era venuto in contatto con una
marmotta cacciata da un cane, secondo un tweet del Global Times.
Un allarme di livello 3, che proibisce la caccia e il consumo di animali che potrebbero portare la peste e invita il pubblico a denunciare casi sospetti, è stato diramato fino alla fine dell'anno.
Se non trattata, oggi la
peste bubbonica - che di solito viene trasmessa dagli animali all'uomo dalle pulci - ha un tasso di mortalità del 30-60%. I sintomi della peste comprendono febbre alta, brividi, nausea, debolezza e linfonodi ingrossati su collo, ascella o inguine.
Nel maggio dell'anno scorso, due persone in Mongolia sono morte a causa della peste, contratta dopo aver mangiato la carne cruda di una marmotta - lo stesso tipo di roditore con cui sarebbe entrato in contatto il secondo caso sospetto. Fonte: Leggo
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