Napoli, guerriglia per i "cippi di Sant'Antonio": vigilessa aggredita da baby gang
Paura a Fuorigrotta, dove un gruppo di ragazzini ha aggredito una vigilessa durante l'intervento sui falò tradizionali. Cresce la tensione in città
Napoli è stata nuovamente teatro di violenza nella serata del 17 gennaio, quando una vigilessa è stata aggredita e ferita da una baby gang nel quartiere di Fuorigrotta, durante i festeggiamenti per i "cippi di Sant'Antonio". La donna, vice responsabile dell'unità operativa di zona, era intervenuta insieme ai colleghi della Polizia Municipale dopo che alcuni cittadini avevano segnalato la presenza di un gruppo di giovanissimi intenti a dar fuoco ai tradizionali falò. L'intervento, tuttavia, ha preso una piega violenta quando i ragazzini hanno lanciato una pietra, colpendo la vigilessa alla testa.
La dinamica dell'aggressione e le condizioni della vigilessa
Nonostante il colpo ricevuto, la vigilessa è riuscita a mettere in sicurezza i suoi colleghi prima di crollare a causa della ferita. Subito soccorsa, le sue condizioni sono risultate buone e i medici hanno disposto un periodo di riposo di 15 giorni. La Polizia Municipale ha subito avviato una serie di indagini per identificare i responsabili, mentre la solidarietà per l'aggressione è giunta dalle autorità cittadine e regionali.
Baby gang e guerriglia urbana: i "cippi di Sant'Antonio"
L'incidente avvenuto a Fuorigrotta non è stato un caso isolato. In occasione della festa di Sant'Antonio Abate, che tradizionalmente prevede l'accensione dei "cippi", molti quartieri di Napoli, tra cui il rione Sanità, i Quartieri Spagnoli e Mergellina, sono stati invasi da episodi di guerriglia urbana. Centinaia di ragazzini si sono riuniti per accendere i falò, ma anche per lanciare bottiglie e sassi contro le forze dell'ordine, creando scene di caos e violenza. I danni non sono stati solo materiali, con auto delle forze dell'ordine e di privati cittadini danneggiate durante le incursioni.
Le azioni delle forze dell'ordine e la solidarietà
Le autorità hanno prontamente risposto, con il comandante della polizia municipale di Napoli, Ciro Esposito, che ha sottolineato come gli agenti siano costantemente esposti a rischi in queste situazioni. A livello istituzionale, il sindaco Gaetano Manfredi ha ribadito l'impegno dell'amministrazione comunale a supporto della polizia locale, esprimendo vicinanza agli agenti. Il prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha promesso tolleranza zero per i responsabili della violenza e ha annunciato un rafforzamento dei controlli nelle aree più critiche della città.
I sindacati chiedono maggiori risorse per la Polizia Municipale
Anche i sindacati hanno alzato il livello di allerta, con la Uil e la Uil Fpl di Napoli e Campania che hanno espresso solidarietà alla vigilessa aggredita e denunciato la carenza di agenti. Secondo i sindacati, il numero insufficiente di vigili urbani e il crescente numero di episodi violenti in città richiedono un aumento delle risorse e una maggiore attenzione da parte della Prefettura.
Le azioni di prevenzione e la risposta delle forze dell'ordine
In vista dei festeggiamenti, le forze dell'ordine avevano già avviato operazioni di prevenzione, con la Questura di Napoli che, in collaborazione con l'azienda di igiene urbana Asia, aveva sequestrato oltre 30 tonnellate di legname destinato ai falò. Più di 300 operatori delle diverse forze dell'ordine erano stati impiegati sul territorio per garantire la sicurezza, ma nonostante gli sforzi, la situazione è degenerata in diversi quartieri.