Stefano Dal Corso morto in carcere a Oristano, la rivelazione choc: «E' stato ucciso»
Ulteriori sviluppi nel caso della morte di Stefano Dal Corso, detenuto trovato morto nella sua cella nel carcere Casa Massima di Oristano nell'ottobre 2022. La procura aveva inizialmente archiviato il caso come suicidio, ma nuovi dettagli emergono da un supertestimone che suggerisce l'ipotesi di omicidio.
Il testimone, che afferma di essere un ufficiale esterno della polizia penitenziaria, sostiene che Stefano Dal Corso non si è tolto la vita, ma è stato ucciso brutalmente. L'assassino avrebbe utilizzato una spranga e due colpi di manganello per "rompere l'osso del collo" della vittima. Secondo il supertestimone, il movente di questo presunto omicidio sarebbe collegato al fatto che Dal Corso avrebbe assistito a un rapporto sessuale tra due operatori del carcere.
La sorella di Stefano Dal Corso, Marisa, e il suo avvocato, Armida Decina
Non hanno mai accettato l'ipotesi del suicidio, e la recente riapertura delle indagini da parte della procura sembra confermare i loro dubbi. Il testimone afferma di possedere prove tangibili, inclusi un video dell'aggressione e i vestiti indossati dalla vittima il giorno della morte.
Secondo la testimonianza, Dal Corso avrebbe aperto la porta dell'infermeria quel giorno e avrebbe assistito a un rapporto sessuale tra due operatori del carcere. Cacciato via, sarebbe stato vittima di violenze fisiche che avrebbero portato alla sua morte. Il testimone afferma che le prove sarebbero alterate, con i vestiti della vittima sostituiti con altri forniti dalla Caritas, mentre quelli sporchi di sangue e le impronte fatti sparire.
La procura sta ora esaminando attentamente le dichiarazioni del testimone, e l'avvocato Decina spera che queste nuove informazioni possano portare all'esecuzione di un'autopsia. La veridicità delle affermazioni sarà oggetto di attenta verifica da parte degli inquirenti, mentre la famiglia di Dal Corso continua a cercare giustizia per la sua morte.