GUERRA UCRAINA. Proteste e scontri con la polizia si sono verificati nella regione russa del Daghestan. Il patriarca Kirill, capo della Chiesa ortodossa russa, ha annunciato nel suo sermone che ai soldati che muoiono in Ucraina saranno lavati tutti i peccati. Secondo Zelensky, le minacce nucleari da parte del leader del Cremlino potrebbero dover essere prese sul serio: "Non credo che stia bluffando. Per lui la guerra è un giocattolo molto costoso e ricoperto di sangue". Un uomo russo ha sparato al comandante militare locale ferendolo gravemente in un centro di reclutamento in una città siberiana dopo avergli detto che si sarebbe rifiutato di combattere nella guerra in Ucraina.
Russia, uomo convocato per la leva spara al comandante
Un uomo russo ha sparato al comandante militare locale ferendolo gravemente in un centro di reclutamento in una città siberiana dopo avergli detto che si sarebbe rifiutato di combattere nella guerra in Ucraina. "Il commissario militare Alexander Yeliseyev è in terapia intensiva, in condizioni molto gravi. L'uomo che ha sparato è stato arrestato", ha dichiarato il governatore della regione di Irkutsk, Igor Kobzev, aggiungendo che la sparatoria è avvenuta nel centro di reclutamento militare della città di Ust-Ilimsk.
Violente proteste in Daghestan contro mobilitazione
Proteste e scontri con la polizia nella regione russa del Daghestan dove i manifestanti sono scesi in piazza contro la mobilitazione parziale annunciata mercoledì da Vladimir Putin. Lo riferisce la Bbc. Decine di video pubblicati sui social mostrano manifestanti che affrontano la polizia e altri funzionari della sicurezza nella capitale regionale Makhachkala.
L'osservatore russo indipendente dei diritti umani Ovd-Info ha riferito che gli agenti hanno fatto ricorso all'uso di pistole stordenti e manganelli sulla folla. Oltre 100 persone sono state arrestate.(Tgcom24)
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