Virus in Campania, Nappi non ci sta più e alza la voce. Dopo l'ennesimo tira e molla e le ulteriori situazioni venute a galla dopo anche l'ultima trasmissione di Giletti, Nappi parte nuovamente all'attacco.
Le dichiarazioni di Nappi
“In Campania i conti non tornano. O nelle cifre ufficiali sul trasferimento dei fondi del governo c’è qualcosa che non va o De Luca non la racconta giusta.
Soprattutto a fronte delle gravi carenze sanitarie a cui stiamo assistendo e sulle quali la Lega ha presentato un’interrogazione in Consiglio proprio ieri.
E ancora aggiunge
Vogliamo conoscere tutta la verità sulla realizzazione degli ospedali modulari, sull’effettiva disponibilità dei posti letto in terapia intensiva, sulla carenza dei medici e mettere finalmente fine a questa vergognosa guerra dei numeri.
I campani meritano rispetto non di essere trattati come spettatori di un reality show“. Lo scrive in una nota Severino Nappi, consigliere regionale della Lega in Campania.
Nel frattempo in Campania continua la disputa
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“In un momento in cui stiamo cercando di evitare ogni forma di contatto mi e’ sembrato piu’ prudente evitare la riapertura delle scuole, nonostante i dati siano in leggero miglioramento.
I bambini
Sono portatori asintomatici e a scuola i loro contatti sono tantissimi, dato che fino a 6 anni non hanno nemmeno l’obbligo mascherina”. Cosi’ alla Dire il sindaco di Torre Annunziata (Napoli), Vincenzo Ascione.
La scelta del primo cittadino di prorogare lo stop della didattica in presenza al 30 novembre, “data in cui sapremo se saremo zona rossa o saranno migliorati i dati complessivi della Campania”, arriva benche’ l’ordinanza numero 92 firmata ieri da Vincenzo De Luca consenta il ritorno a scuola in presenza per i servizi educativi e la scuola dell’infanzia, nonche’ per la prima classe delle scuole primarie, da domani mercoledi’ 25 novembre.
“Siamo – rimarca Ascione – in una situazione molto grave, abbiamo quasi 500 positivi in questo momento. I decessi sono 13 da inizio epidemia e molti avvenuti perche’ le condizioni di questi pazienti si sono aggravate vista l’impossibilita’ di essere ricoverati in tempo utile.
L’ultimo decesso e’ di una persona di 62 anni e abbiamo perso un dipendente comunale di 66 anni che, con una situazione epidemiologica piu’ tranquilla, si potevano salvare”.
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