De Luca lancia l'allarme e avvia tutti: "Rischiamo la zona rossa”. In CAMPANIA "stiamo registrando un livello abbastanza elevato di positivi.
Siamo in zona gialla ormai da parecchio tempo
E questo sicuramente è un beneficio per le attività economiche, ma ha determinato anche dei rilassamenti gravi, che rischiano di far entrare la regione in zona rossa". Lo ha detto il presidente della Regione CAMPANIA Vincenzo De Luca, nel corso di una diretta Facebook.
"Sia detto con brutalità e con chiarezza estrema - ha aggiunto De Luca - se i comportamenti non saranno di estrema prudenza e responsabilità non ci vuole niente a passare direttamente in zona rossa e a chiudere tutto. Questo pericolo sarà accentuato dall'apertura dell'attività scolastica anche per le secondarie superiori, un qualche incremento ci sarà".
De Luca
Ha ribadito che "dobbiamo fare il massimo di attenzione e di prudenza, altrimenti passiamo dalla zona gialla alla zona rossa. Più che ripetere mille volte gli inviti alla prudenza non possiamo fare, ma per il 90% dipende dai comportamenti che manterremo tutti quanti noi".
De Luca ha parlato di alcuni "picchi di contagio estremamente preoccupanti"
Citando il numero dei contagi in alcuni comuni nell'ultima settimana: "A Torre Annunziata si sono registrati 260 contagi, cioè 600 positivi ogni 100mila abitanti, e segnaleremo in giornata al sindaco questa situazione perché prenda i provvedimenti del caso.
A Napoli 1.238 positivi, cioè 129 su 100mila abitanti, una situazione tutto sommato tranquilla. A Salerno 276 positivi, 209 ogni 100mila abitanti, è una cifra che deve creare una qualche preoccupazione".
In merito ai vaccini aggiunge
"In questo momento il Ministero della Salute è stato cancellato, in Italia non c'è più. C'è il commissario all'emergenza, un'altra bizzarria tutta italiana. Siamo nelle mani di tecnici, di burocrati, che qualche volta perdono la testa, vengono presi da deliri di onnipotenza e non capiscono quali sono i limiti della propria azione e della propria natura".
"Il tecnico fa il tecnico, le decisioni politiche e l'interlocuzione politica vengono fatte fra quelli che vengono eletti dai cittadini, non da chi ha funzioni tecniche".
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