Attilio Franzini
Attilio Franzini

La tragica notizia dell’incidente ferroviario che ha portato alla morte di Attilio Franzini, un operaio di 47 anni, ha scosso profondamente la comunità di Formia e l’intero settore ferroviario. 

Attilio lavorava per la Salcef, un’azienda appaltatrice romana, specializzata in lavori di manutenzione sulle linee ferroviarie per conto di Rete Ferroviaria Italiana (RFI).

 L’incidente è avvenuto nella notte tra il 3 e il 4 ottobre 2024, intorno alle 4:30, a San Giorgio di Piano, nella provincia di Bologna.

Le Circostanze dell'Incidente

Da una prima ricostruzione dell'accaduto, sembra che Franzini fosse impegnato in operazioni di manutenzione e, al momento del tragico investimento, si trovava al di fuori dell'area di lavoro in cui era stata sospesa la circolazione dei treni. Un treno Intercity proveniente da Roma e diretto a Trieste lo ha investito, costringendo la circolazione a fermarsi per diverse ore. Il treno ha ripreso il suo percorso solo alle 7:30 del mattino, dopo che le autorità ferroviarie avevano gestito la situazione.

La Reazione delle Autorità e della Comunità

L’incidente ha riaperto il dibattito sulla sicurezza dei lavoratori in ambito ferroviario, in particolare per quanto riguarda il sistema di appalti e subappalti. La Polizia Ferroviaria (Polfer) sta attualmente indagando sulla dinamica dell’incidente, mentre RFI ha avviato verifiche interne per chiarire le responsabilità. Attilio Franzini lascia un vuoto incolmabile nella sua famiglia e tra i colleghi, che ricordano il suo impegno e la sua professionalità.

L'Appello di Nicola Fratoianni

La notizia dell’incidente ha sollevato un’ondata di indignazione e dolore. Nicola Fratoianni, leader di Sinistra Italiana, ha espresso il suo cordoglio e ha lanciato un appello su Facebook, evidenziando l’ennesima morte di un lavoratore in appalto. Fratoianni ha sottolineato la gravità della situazione, dichiarando che il tragico incidente di Attilio Franzini si inserisce in un quadro più ampio di problematiche legate alla sicurezza nei luoghi di lavoro. «Lavoratori in appalto erano coinvolti anche nella strage di Brandizzo e in recenti incidenti, come quello del chiodo che ha paralizzato il traffico ferroviario», ha affermato.

La Richiesta di Maggiore Sicurezza

Fratoianni ha ribadito la necessità di sospendere la catena di appalti e subappalti selvaggi che caratterizzano il settore ferroviario, sottolineando come queste pratiche aumentino il rischio di incidenti mortali. «Chiediamo da quattro anni di affrontare seriamente la questione della sicurezza sul lavoro. Speriamo che questo ennesimo dramma possa portare a una discussione seria e costruttiva su come proteggere i lavoratori», ha concluso il leader di Sinistra Italiana.

Il tragico destino di Attilio Franzini è un monito per il settore ferroviario e per tutte le aziende che operano in appalto. È fondamentale mettere in atto misure di sicurezza più rigorose e garantire che i diritti dei lavoratori siano rispettati. Solo così si potrà evitare che simili tragedie si ripetano in futuro. La comunità di Formia e i colleghi di Franzini si uniscono nel dolore e nella richiesta di giustizia e sicurezza per tutti i lavoratori.

 

 

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