Emma Marrone: "La vita non mi ha dato un ca**o. Un figlio? Ci rinuncio"
Lo sfogo della cantante sulla procreazione assistita non praticabile senza un effettivo compagno
Nata il 25 maggio 1984 a Firenze, Emma Marrone, all’anagrafe Emmanuela Marrone, è cresciuta a Aradeo, in Puglia, dove ha iniziato a sviluppare la sua passione per la musica. Dopo varie esperienze in gruppi locali, Emma ha raggiunto la popolarità partecipando e vincendo l’edizione 2010 del talent show Amici di Maria De Filippi, imponendosi con il suo stile grintoso e la sua voce potente.
Da quel momento, la sua carriera ha preso il volo: ha pubblicato album di grande successo, ottenuto riconoscimenti prestigiosi, tra cui il Festival di Sanremo nel 2012 con il brano Non è l’inferno, ed è diventata una delle cantanti italiane più amate e apprezzate.
Ma la sua vita non è stata priva di ostacoli. Emma ha affrontato con coraggio il tumore alle ovaie, diagnosticatole in giovane età, e ha parlato apertamente della sua battaglia, diventando un simbolo di forza e resilienza. Oggi, a quarant’anni, continua a essere una figura ispiratrice sia nel panorama musicale che nella lotta contro le ingiustizie sociali.
L’intervista a Vanity Fair: "La vita non mi ha dato niente, mi sono presa tutto io"
In una toccante intervista rilasciata a Vanity Fair, Emma Marrone si è raccontata senza filtri, affrontando tematiche personali e profonde come la malattia, la perdita del padre e il desiderio di maternità.
Alla domanda se la vita le avesse dato tutto, Emma ha risposto con schiettezza:
"La vita non mi ha dato un ca**o. Mi sono presa tutto io, un pezzo alla volta."
Il dolore della perdita: "Quando papà è morto non riuscivo a piangere"
Tra i momenti più difficili della sua vita, Emma ha ricordato la scomparsa del padre, avvenuta mentre stava lavorando a un nuovo album. Per affrontare il dolore, è tornata in Puglia, dove ha trovato conforto nella famiglia:
"Mi sono appoggiata a mia mamma Maria e a mio fratello Francesco. All’inizio non riuscivo a piangere, ma ora è diverso. Mi manca da morire, ma penso che almeno io un padre così ce l’ho avuto."
Il corpo segnato dalla malattia: "Ho combattuto battaglie tremende"
Emma ha parlato apertamente del suo corpo, che porta i segni delle battaglie contro il tumore:
"È il corpo di una donna che ha combattuto battaglie tremende e che è sopravvissuta. Tante altre oggi sono sottoterra."
Nonostante i problemi ormonali che la malattia le ha lasciato, Emma non ha mai avuto paura di mostrarsi al pubblico, diventando un esempio di accettazione e autenticità:
"Se lo faccio io, possono farlo anche gli altri.
La maternità negata: "Ci rinuncio finché non sarà possibile per tutte"
Uno dei temi più delicati trattati nell’intervista è stato il desiderio di diventare madre. Emma ha raccontato le difficoltà legate alla procreazione assistita in Italia:
"In Italia devo rinunciarci per forza. Senza un marito non si può nemmeno adottare. Morale? Ci rinuncio finché non sarà possibile per tutte."
Emma ha anche sottolineato come la possibilità di accedere a cure o trattamenti migliori sia spesso legata al denaro, una realtà che considera profondamente ingiusta.
Una figura di forza e ispirazione
Con questa intervista, Emma Marrone si conferma non solo come una grande artista, ma anche come una donna capace di affrontare la vita con coraggio, autenticità e determinazione. La sua storia, fatta di lotte, successi e sconfitte, continua a ispirare migliaia di persone, dimostrando che, anche nelle avversità, è possibile trovare la forza per andare avanti.