L'onda lunga del coronavirus arriva nelle carceri italiane e si trasforma in protesta, quando non in aperta rivolta.
Da questa mattina caos in 27 carceri dove si stanno svolgendo proteste da parte dei detenuti, alcuni dei quali chiedono l'amnistia a causa dell'emergenza. Gravi disordini si registrano nei carceri di San Vittore a Milano e di Rebibbia a Roma, dove - oltre a bruciare diversi materassi - alcuni reclusi avrebbero assaltato le infermerie, riferisce il Sindacato di polizia penitenziaria.
Proteste poi anche a Salerno, poi Modena, Napoli e Frosinone, ma anche Vercelli, Alessandria, Foggia.
A Foggia alcuni detenuti sono riusciti ad evadere venendo bloccati poco dopo all'esterno dell'istituto penitenziario dalle forze dell'ordine. A quanto si apprende i detenuti hanno divelto un cancello della 'block house', la zona che li separa dalla strada. Molti detenuti si stanno arrampicando sui cancelli del perimetro del carcere. Sul posto polizia, carabinieri e militari dell'esercito.
Al carcere di San Vittore alcuni detenuti sono saliti sul tetto della casa circondariale.
Sono complessivamente sei, secondo quanto si apprende da fonti dell'amministrazione penitenziaria, i detenuti provenienti dal carcere di Modena morti. Tre nello stesso penitenziario modenese ed altri tre dopo i trasferimenti in altre strutture carcerarie: a Parma, Alessandria e Verona.
Le tre morti a Modena non sarebbero direttamente riconducibili alla rivolta nel carcere, precisano le fonti, anche se gli accertamenti sono appena cominciati e sono tuttora in corso. Anche per quanto riguarda le cause dei decessi, le verifiche sono in fase preliminare ed avrebbero evidenziato che uno dei tre è morto per abuso di sostanze oppioidi, l'altro di benzodiazepine, mentre il terzo è stato rinvenuto cianotico, ma non si conosce il motivo di questo stato.(Ansa)
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