Covid allerta massima , il sindaco istituisce la zona rossa, "chiudiamo tutto”. I contagi da covid non scendono e non si sa più come fare cosa è avvenuto.
Il covid a Massa Lubrense, comune della provincia di Napoli situato nella penisola sorrentina, entra in zona rossa.
La decisione causa covid
La decisione e' stata assunta dal sindaco Lorenzo Balducelli dopo che l'unita' di crisi regionale della Campania ha segnalato al Comune un 'alert', cioe' una situazione preoccupante perche' la curva del contagio risulta superiore a quella regionale.
La comunicazione
"Alla luce delle evidenze scientifiche segnalateci sono in dovere di emanare una ordinanza per l'adozione delle misure previste a livello nazionale per le zone rosse", annuncia il primo cittadino, anticipando che saranno vietati gli spostamenti dal comune, saranno chiusi negozi, bar e ristoranti e le scuole dalla seconda media in poi.
Il comune di Massa Lubrense
Dal Comune di Massa Lubrense fanno sapere che l'ordinanza, in fase di elaborazione, sara' pubblicata entro la giornata di oggi. Sara' in vigore da domani fino al 28 febbraio e sara' inviata a tutte le forze dell'ordine del territorio perche' attivino i necessari controlli.
La scuola nel mirino del virus, la curva epidemiologica non scende, i casi continuano a verificarsi nelle classi.
Cinque classi dell’istituto Comprensivo ‘De Amicis-Diaz’ con sede a Monterusciello a Pozzuoli rimarranno oggi a casa in isolamento domiciliare fiduciario per due casi di positività al Covid 19.
La scuola - La misura precauzionale
è stata adottata dalla dirigenza scolastica in seguito alla positività accertata che ha riguardato una docente ed una allieva.
La sospensione didattica a scuola
La sospensione didattica è stata adottata per consentire all’Asl Napoli 2 Nord di intervenire. Attuando i protocolli di tutela e sanificazione degli ambienti.
La direzione scolastica si è riservata di comunicare la ripresa dell’attività didattica in presenza per le cinque classi interessate.
L'area Flegrea
Intanto nell’area flegrea continua lo stato di agitazione in alcuni istituti superiori con motivazioni diverse.
l'Istituto
All’istituto ‘Pareto’, di località Arco Felice, gli studenti hanno protestato, dopo due casi di positività registrati con conseguente chiusura della struttura la scorsa settimana, per chiedere garanzie sull’applicazione delle norme di tutela antiCovid.
Al ‘Tassinari’ di via Fasano, a pochi passi dal centro storico di Pozzuoli, dove sono scesi in campo anche i genitori, la protesta è per chiedere il rientro in presenza.
Le attività in DaD
Gli studenti proseguono l’attività didattica in Dad in quanto l’edificio che li ospita è privo delle certificazioni sulla vulnerabilità sismica. Pertanto viene sollecitato da docenti, studenti e genitori un intervento della Città Metropolitana per risolvere la questione nel breve tempo.(Anteprima24)
Intanto gli studenti si rivoltano contro De luca
"De Luca ha fallito su tutto”. Studenti in rivolta fuori alla sede della Regione. Gli studenti degli istituti superiori della CAMPANIA questa mattina si sono dati appuntamento fuori alla sede della Regione CAMPANIA. Il sit-in nasce come mobilitazione per una scuola "sicura, non discriminatoria. Una scuola che tenga conto delle diverse possibilita' degli studenti e delle studentesse.
Perchè nessuno venga lasciato indietro". Gli studenti chiedono un piano di screening periodici del personale e degli studenti.
"Vogliamo prospettive nuove e certezze nelle scuole", si legge su uno striscione esposto fuori a palazzo Santa Lucia.
Cartelli e manifesti sono firmati dai collettivi studenteschi di diversi istituti campani. Gli alunni del Brunelleschi di Afragola scrivono: "Studenti sconnessi" e chiedono "trasporti in provincia, device per tutti e ristrutturazione edilizia".
Le richieste degli studenti
"Le nuove modalita' di rientro sono state fallimentari sotto vari aspetti. Questo non e' altro che il sintomo naturale di un sistema e di una classe dirigenziale che ignora le problematiche inerenti al mondo della scuola.
Ignorate anche le necessita' degli studenti. Per mesi non si è mosso un dito per ristrutturare, ampliare e ripensare i luoghi dell'istruzione.
Se la DaD non era scuola, risultano insostenibili pure le lezioni in didattica mista, la cui problematicita' viene acuita da una mancanza di adeguate attrezzature tecniche."
Gli studenti considerano "insostenibili" anche gli orari e i ritmi "che ci costringono a sostenere, con giornate di scuola lunghissime, ingressi e uscite ad orari improponibili che gravano ulteriormente sul nostro carico di studio giornaliero.
Siamo stanchi di venir messi in secondo piano, pretendiamo che sia la societa' a venir modellata in funzione della scuola e non viceversa. Perche' la scuola e' e deve tornare a essere una priorita'". I manifestanti criticano anche le novita' sul calendario scolastico annunciate dal premier incaricato Mario Draghi.
Gli studenti: "De Luca ha fallito"
"Il nostro percorso didattico fino ad oggi non deve essere invalidato e non vogliamo che ci vengano imposte mal concepite speculazioni sul "recupero" di quanto abbiamo perso.
Vogliamo che venga tenuto conto dello sforzo di noi studenti nell'ultimo anno - spiegano - e che ci venga restituito dalle istituzioni un coronamento di questo percorso che rispecchi tutto il nostro vissuto".
Al governatore della CAMPANIA Vincenzo De Luca contestano il "fallimento sul piano della scuola, della sanita', dei trasporti. Adesso - sottolineano - non puo' pensare di lavarsi le mani delegando le decisioni alle entita' territoriali, senza tener conto delle disparita' e disuguaglianze.
Una decisione del genere non fara' altro che andare a gravare ulteriormente sulle spalle di tutte le strutture piu' svantaggiate, e noi non possiamo accettarlo.
Vogliamo che la Regione prenda atto delle sue mancanze e che cominci a mettere in atto un piano di ristrutturazione e ripensamento della scuola. Vogliamo che il rientro possa essere veloce e, soprattutto, duraturo".
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