Giulia Tramontano, Impagnatiello si fingeva «Andrea Valdi» per ordinare ammoniaca, topicida e cloroformio da usare contro la compagna incinta
La Procura ha recentemente ricostruito una serie di tentativi di omicidio da parte di Alessandro Impagnatiello nei confronti di Giulia Tramontano, una giovane donna incinta di 21 anni. Repubblica ha fornito dettagli su questa terribile vicenda. Il 16 febbraio, mentre lavorava come barman presso l'Armani Café, Impagnatiello ha effettuato un ordine tramite telefono cellulare per una bottiglia da un litro di cloroformio stabilizzato con amilene, destinata ad Andrea Valdi all'indirizzo del suo appartamento a Senago.
Ha pagato i 23 euro (più spese) utilizzando il proprio account Paypal, ma ha fornito un falso nome e un'email creata appositamente. Successivamente, Impagnatiello ha ritirato il pacco presso un centro di smistamento Gls a Paderno Dugnano. Il corriere non aveva trovato alcuna traccia di un destinatario di nome Andrea Valdi a Senago.
Si ritiene che il cloroformio fosse già presente nel corpo di Giulia Tramontano quando il 20 maggio ha confidato a un'amica di sentirsi male e come se fosse stata drogata. Sette giorni dopo, Impagnatiello l'ha uccisa con 37 coltellate. I tentativi di avvelenamento precedenti coinvolgevano anche l'uso di topicida.
Giulia Tramontano - L'indagine
Secondo l'indagine condotta dalla sezione Omicidi, guidata dal colonnello Pantaleo Cataldo e coordinata dalla pm Alessia Menegazzo e dall'aggiunta Letizia Mannella, Impagnatiello aveva iniziato a considerare l'uso di questa sostanza sin dal 5 febbraio, quando Giulia gli aveva comunicato la sua decisione di non abortire nonostante il tradimento scoperto. Aveva già tentato di avvelenarla con il topicida nel dicembre 2022, e in quel periodo, Giulia aveva lamentato con sua madre un odore sospetto nell'acqua. La madre le aveva consigliato di gettare via la confezione.
L'indagine ha confermato che non ci sono stati coinvolgimenti da parte dei familiari di Impagnatiello, compresa la madre. Quest'ultima aveva cercato Giulia quando il suo telefono era spento, ma non aveva avuto alcuna conoscenza del crimine.
Anche il fratello di Impagnatiello, Omar, è stato escluso da qualsiasi coinvolgimento. L'indagine ha inoltre suggerito che Impagnatiello potrebbe aver avuto motivazioni legate agli investimenti immobiliari, poiché stava cercando di acquistare e rivendere appartamenti all'asta, e la gravidanza di Giulia rappresentava una minaccia per i suoi piani finanziari a causa delle possibili spese aggiuntive.