Nestlè. Un marchio di fiducia, per molti consumatori un simbolo di garanzia e qualità. In realtà si scopre che la maggior pare dei prodotti sono nocivi per la salute.
Stiamo parlando di una ben notta e rinomata marca che possiede un mercato molto vasto con una infinità di prodotti lanciati negli anni.
Oltre il 60 per cento dei prodotti più popolari della Nestlé non potrebbero essere definiti “salutari” e alcuni di questi non lo saranno mai “indipendentemente dai tentativi per rinnovarli”.
È quanto è possibile leggere in un documento interno della multinazionale svizzera visionato e reso noto dal Financial Times (The Post Internazionale).
Il rapporto citato dal Financial Times fa riferimento a quello che è il sistema australiano di valutazione dei cibi.
Secondo questo parametro di valutazione, poco più di un terzo delle bevande e dei cibi Nestlé hanno ottenuto un punteggio superiore a 3,5. Su una scala che va da 1 a 5.
Nestlè, prodotti poco salutari
Il punteggio, in realtà, indica appena la soglia della “sufficienza” per la valutazione del grado di salute di un cibo.
In particolare, il 96 per cento delle bevande soprattutto e il 99 per cento di pasticceria e gelati non raggiungono quella soglia.
Decisamente meglio per le acque e i prodotti derivati del latte, con l’82 per cento delle acque e il 60 per cento dei latticini che hanno raggiunto la soglia.
Per fortuna i dati escludono i prodotti per bambini, il cibo per animali, il caffè e la divisione Health Science che produce alimenti per persone con condizioni mediche specifiche.
Ciò significa – ha precisato il Financial Times – che “i dati rappresentano circa la metà delle entrate annuali totali di Nestlé, pari a 92,6 miliardi di franchi svizzeri”, oltre gli 84 miliardi di euro.
Dopo le indiscrezioni fatte trapelare dal Financial Times, l’azienda ha fatto sapere di essere al lavoro per migliorare le sue strategie nutrizionali.
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