Il Parlamento di Lugansk approva referendum su unione alla Russia Il Parlamento dell'autoproclamata Repubblica di Lugansk, nell'est dell'Ucraina, ha approvato all'unanimità una legge per indire un referendum per l'unione alla Russia. Lo riferiscono le agenzie russe. La Duma approva emendamenti su mobilitazione e conflitti armati La Duma, la camera bassa del Parlamento russo, ha approvato una serie di emendamenti al codice penale che prevedono il rafforzamento delle pene in caso di "mobilitazione", "legge marziale", "tempo di guerra" e "conflitto armato". Per la renitenza alla leva, cioè il rifiuto di prestare servizio militare obbligatorio, è prevista una pena fino a dieci anni di reclusione. Gli emendamenti andranno in votazione mercoledì al Consiglio della Federazione, il Senato russo, prima di essere promulgati dal presidente Putin. Cremlino: al momento no prospettive soluzione diplomatica "Al momento non ci sono prospettive per una soluzione politica e diplomatica della situazione in Ucraina". Lo ha detto a Interfax Dmitry Peskov, addetto stampa del presidente della Federazione Russa. "Al momento, tali prospettive non sono visibili", ha dichiarato. Mosca: referendum per annessione Donbass vanno fatti "I referendum nel Donbass sono di grande importanza non solo per la protezione sistemica dei residenti della Repubblica del Lugansk e del Donetsk e di altri territori liberati, ma anche per il ripristino della giustizia storica". Così il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitri Medvedev, spinge su Telegram a fare i referendum di annessione nelle cosiddette repubbliche separatiste filorusse in Ucraina. "L'invasione del territorio della Russia è un crimine che consente l'uso di tutte le forze di autodifesa", aggiunge spiegando che per questo i referendum "sono così temuti a Kiev e in Occidente" e "devono essere tenuti". Udite due esplosioni a Melitopol Due potenti esplosioni sono state udite a Melitopol, città ucraina occupata dai russi. Lo ha riferito il sindaco di Melitopol, Ivan Fedorov, riferendo di una colonna di fumo nero. Erdogan: Putin vuole porre fine a guerra prima possibile Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ritiene che il suo omologo russo, Vladimir Putin, voglia porre fine al conflitto armato in Ucraina il prima possibile. "In Uzbekistan, ho incontrato il presidente Putin e ho avuto una discussione molto approfondita con lui. E mi sono reso conto che in realtà stanno cercando di concluderlo il prima possibile", ha affermato Erdogan in un'intervista alla rete televisiva americana PBS. Il presidente turco ha ricordato che "ci sarà uno scambio di 200 ostaggi, previo accordo tra le parti". "Penso che sia un passaggio molto importante", ha aggiunto, menzionando anche i progressi compiuti tra le parti nelle esportazioni dei cereali. "Questo è un buon progresso. Dobbiamo essere determinati a fermare questa guerra", ha commentato. Riesumati 146 corpi da fossa comune a Izyum Gli esperti forensi ucraini hanno finora riesumato 146 corpi, per lo più di civili, nel luogo di sepoltura di massa vicino a Izyum, nell'Ucraina orientale. Lo ha affermato il governatore regionale Oleh Synehubov. Secondo il governatore della regione di Kharkiv, i corpi riesumati includevano due bambini. Il Cremlino ha negato le accuse secondo cui le forze russe avrebbero commesso crimini di guerra nella provincia ucraina di Kharkiv. Zelensky: in area Kharkiv stiamo stabilizzando situazione Nella regione di Kharkiv "stiamo stabilizzando la situazione, mantenendo le nostre posizioni. Con fermezza. Così fermamente che gli occupanti sono tangibilmente in preda al panico. Ora siamo fiduciosi che gli occupanti non avranno alcun punto d'appoggio sul suolo ucraino". Lo afferma il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un video messaggio sul suo canale Telegram. "Il ritmo è molto importante ora. Quello di stabilizzazione nelle aree liberate. Il ritmo di movimento delle nostre truppe. Il ritmo del ripristino della vita normale nel territorio liberato", ha quindi aggiunto. Borrell: "I ministri Ue d'accordo sul continuare con aiuti a Kiev" "La guerra in Ucraina sta inviando onde d'urto in tutto il mondo, il conflitto colpisce tutti noi. Siamo fortemente convinti che difendere l'Ucraina è difendere i principi che ognuno che viene a New York ha firmato, come sovranità e indipendenza". Lo ha detto l'Alto Rappresentante per gli Affari Esteri dell'Unione europea, Josep Borrell, parlando con i giornalisti a New York al termine di un incontro con i ministri degli Esteri Ue. "Dobbiamo continuare a respingere la propaganda russa e la sua narrativa ingannevole", ha aggiunto, sottolineando poi che dal punto di vista militare "tutti i ministri hanno affermato che continueremo ad aiutare Kiev a difendersi". Kiev: 7 ospedali distrutti e 166 danneggiati a Kharkiv Sono almeno 166 le strutture mediche danneggiate e altre sette quelle completamente distrutte nella regione ucraina di Kharkiv dall'inizio del conflitto. Lo ha riferito il ministero della Salute di Kiev, citato da Ukrinform, diffondendo i dati preliminari sulla situazione riscontrata nell'oblast dopo il ritiro delle forze russe. "Ora stiamo lavorando a ttivamente con le autorità locali e i capi delle istituzioni mediche per garantire i loro bisogni primari e ricostruire gli ospedali", ha spiegato il viceministro della Salute, Oleksiy Yaremenko. Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo Segui il nostro canale Google News 41esimoparallelo Attiva le notifiche su 41esimoparallelo.it
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