chiara poggi

Sviluppi clamorosi nel caso del delitto di Garlasco. A distanza di quasi 18 anni dall'omicidio di Chiara Poggi, spunta un nuovo indagato, sebbene già coinvolto in passato nell'inchiesta poi archiviata. Si tratta di Andrea Sempio, amico del fratello della vittima, che all’epoca del delitto aveva poco più di 18 anni.

Secondo quanto riportato dal Tg1, un avviso di garanzia è stato notificato a Sempio, il quale dovrà sottoporsi a un esame salivare e al tampone per l’analisi del DNA. I test sono stati disposti in modo coattivo dal GIP di Pavia, dopo che Sempio si era rifiutato di sottoporsi volontariamente agli accertamenti richiesti dalla procura.

Un’inchiesta lunga e controversa

L’omicidio di Chiara Poggi, studentessa 26enne, avvenne il 13 agosto 2007 nella sua villetta di Garlasco. Il fidanzato Alberto Stasi, all’epoca studente della Bocconi, fu il primo a lanciare l’allarme, chiamando il 118 con una frase diventata tristemente nota:

"Credo abbiano ucciso una persona. Ma forse è viva… non lo so."

All’arrivo dei soccorsi, il cadavere della giovane fu trovato riverso sulle scale della cantina, con il cranio fracassato.

Dopo due assoluzioni nei primi gradi di giudizio, nel 2015 la Cassazione condannò definitivamente Stasi a 16 anni di carcere per l’omicidio, sebbene il giovane si sia sempre proclamato innocente.

La nuova indagine su Andrea Sempio

Il nome di Sempio era già emerso in passato, su segnalazione della difesa di Stasi, che sosteneva che il suo DNA fosse presente sotto le unghie di Chiara Poggi. Tuttavia, nel 2017, il giudice per le indagini preliminari di Pavia, Fabio Lambertucci, aveva archiviato il caso, escludendo la sua responsabilità e definendo le prove insufficienti.

Ora, grazie a nuove tecniche di analisi genetica, la Cassazione ha ordinato la riapertura del caso, accogliendo il ricorso della procura di Pavia, che insiste sulla necessità di nuove verifiche.

Nel nuovo avviso di garanzia ricevuto da Sempio, l’accusa contestata è omicidio in concorso con ignoti o con lo stesso Alberto Stasi.

La reazione di Sempio e della difesa

Sempio ha manifestato stupore e sgomento per questa nuova iscrizione nel registro degli indagati. Il suo avvocato, Massimo Lovati, ha dichiarato:

"Andrea Sempio è allibito e sconvolto. Ha già affrontato questa situazione in passato e ne era uscito completamente scagionato. Ora si ritrova nuovamente coinvolto in un’indagine che sembrava chiusa."

Verso una svolta nel caso?

La procura di Pavia ha affidato ai carabinieri del Nucleo Investigativo di Milano il compito di eseguire gli esami genetici con le nuove tecnologie disponibili. Se le analisi dovessero confermare la presenza del DNA di Sempio sotto le unghie di Chiara Poggi, il caso potrebbe riaprire nuovi scenari investigativi.

Intanto, la famiglia della vittima, così come i legali di Stasi, attendono con apprensione i risultati delle nuove indagini, che potrebbero finalmente portare a una verità più chiara su uno dei delitti più discussi della cronaca italiana.

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