Canta Napoli:"Senza sorde nun se cantane messe”. Si sta rapidamente affollando Piazza del Plebiscito, dove è in programma una manifestazione nata dal tam tam sui social per protestare contro le restrizioni decise dal dpcm e dalle ultime ordinanze della Regione Campania.
Molti commercianti presenti
Anche di esercizi commerciali molto noti in città, ma anche comuni cittadini e attivisti delle reti sociali. Sulle transenne del cantiere della metropolitana presente in piazza sono stati affissi diversi striscioni:
"La salute è la prima cosa, ma senza soldi non si cantano messe", "Tu ci chiudi tu ci paghi" "Per gestire l'emergenza subito reddito per tutte/i" e uno striscione a firma "Ristoratori esauriti".
Presenti anche alcuni attivisti di Potere al Popolo travestiti da fantasmi con lenzuola bianche a simboleggiare "i lavoratori invisibili che ogni giorno lavorano per portarci la pizza, che cucinano nei nostri ristoranti, e che sono i primi invisibili della pandemia, le persone senza tutele".
La piazza
E' sorvegliata da diverse camionette della Polizia sia dal lato di piazza Trieste e Trento sia da quello di via Cesario Console, mentre un mezzo blindato ha bloccato la circolazione lungo la strada che porta da piazza Trieste e Trento a piazzetta Carolina. (Zca/Adnkronos)
C'è anche l'ex generale Antonio Pappalardo
Animatore del movimento dei cosiddetti "gilet arancioni", in piazza del Plebiscito a Napoli dove si tiene una manifestazione, nata dal tam tam sui social network, contro le restrizioni anti Covid previste dall'ultimo Dpcm e dalle recenti ordinanze della Regione Campania.
Le varie categorie
Stanno occupando diverse zone della grande piazza, manifestando il proprio dissenso: i barman stanno agitando degli shaker, mentre alcuni ristoratori hanno esposto uno striscione con forchetta e coltello. (Zca/Adnkronos)
Bare e manichini impiccati
E come sempre la fantasia e l'inventiva non manca. A Napoli anche bara e manichini impiccati. Macabra rappresentazione messa in scena da ristorante a S.Lucia. Una bara issata e ancorata all'insegna luminosa.
E i manichini di due camerieri impiccati alla fune. E' la macabra rappresentazione - indicativa del malessere che serpeggia tra gli operatori economici di Napoli - messa in scena da un ristorante di Santa Lucia, una delle strade piu' note del capoluogo partenopeo e dove ha sede anche il palazzo della Regione Campania.
Ristorante Borgo Antico Santa Lucia
A inscenare la protesta e' stato il personale del ristorante 'Borgo Antico Santa Lucia' proprio mentre a pochi centinaia di metri di distanza, in piazza del Plebiscito, centinaia di operatori economici e cittadini sono radunati per protestare contro le misure anti Covid in vigore da oggi. (ANSA)
"Reddito di salute per tutti la crisi la paghino i ricchi", recitano gli striscioni esposti per protestare contro i nuovi provvedimenti antiCovid da parte del governo e della Regione Campania.
La paltea dei manifestanti e' variegata, dai ristoratori, ai titolari dei bar, operatori nel settore turismo, ma anche studenti, esponenti dei centri sociali, pensone che hanno perso o stanno perdendo un lavoro sommerso o a tempo determinato”. La manifestazione sinora e' pacifica e le persone indossano mascherine. (AGI)
C’è anche il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, tra i bersagli della manifestazione di questa sera a Piazza Plebiscito contro il lockdown. La protesta investe il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, il presidente della regione, Vincenzo De Luca, e anche il primo cittadino. Ci si dirige ora verso la sede della Regione Campania.
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