"Non abbiamo ancora vinto, oggi è la festa della Liberazione ma, che tutti lo capiscano, non ci siamo ancora liberati dal virus, noi non siamo ancora arrivati al 25 aprile nella guerra con questo nemico. Non abbiamo conquistato tutte nostre libertà e componenti normali della vita tutti noi", così il commissario per l'emergenza, Domenico Arcuri, oggi annunciando l'avvio il 4 maggio a livello nazionale dei test sierologici su 150 mila persone. E aggiunge: "La vittoria non arriverà per decreto ma dipenderà solo da noi e dai nostri comportamenti, soprattutto nei prossimi giorni". Le scuole e gli asili restano fuori dal decreto del 4 maggio. Non solo non riapriranno in estate ma non è detto che possano farlo a settembre. Al ministero dell'Istruzione si è messa al lavoro la commissione che dovrà stilare le proposte. Due i modelli sotto esame. Il primo prevede di dividere gli studenti di una classe in due gruppi, alternando la presenza fisica e quella online. La seconda ipotesi invece prevede di suddividere gli alunni tra mattina e pomeriggio. Per i bambini da zero a 3 anni, considerato che è impossibile distanziarli, il blocco potrebbe durare tutto l'anno e verrebbe prorogato il bonus baby sitter.

La riapertura delle scuole è legata anche all'indice di contagiosità del coronavirus (R con zero) che è sceso a una percentuale compresa tra lo 0,5 e lo 0,7. Proprio per questo indice il Comitato tecnico scientifico ha consigliato di non riaprire le scuole il 4 maggio. "Riaprire le scuole vorrebbe dire riportare l'indice di contagio ben sopra l'1", ha spiegato il presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli. Fonte: Repubblica Leggi anche Covid, Fase 2: lunedì aprono i primi cantieri, dal 18 le biblioteche e i musei. Seguici su Facebook 41esimoparallelo
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