Milano, scontri al corteo pro Palestina: devastazioni in città e scritte contro Giorgia Meloni
Tafferugli in piazzale Baiamonti e Lagosta. Vetrine danneggiate, bancomat distrutti e sette manifestanti fermati. Scritta shock su una banca

Ancora scontri a Milano durante una manifestazione a sostegno della Palestina. La protesta, iniziata nel pomeriggio di sabato, si è trasformata in un fronte di guerriglia urbana all’altezza di piazzale Baiamonti e piazzale Lagosta, dove sono scoppiati violenti tafferugli tra i manifestanti e le forze dell’ordine in tenuta antisommossa.
Sette fermi e vetrine devastate
Secondo quanto riferito dalla polizia, almeno sette attivisti sono stati fermati. Pochi minuti prima, alcuni partecipanti al corteo avevano messo a segno atti vandalici contro banche e supermercati, rompendo vetrine e danneggiando un bancomat.
La scritta contro MeloniParticolarmente grave un episodio documentato da Ansa: sulla vetrina di una filiale bancaria è apparsa
una scritta scioccante: “Spara a Giorgia”, in riferimento alla presidente del Consiglio. A imbrattare la vetrina sarebbero stati manifestanti con il volto coperto da passamontagna neri, appartenenti all’area antagonista.
Fumogeni e slogan in francese
In piazza, mentre si formava un presidio per chiedere la liberazione dei fermati, si sono levati slogan urlati in francese: “Tout le monde déteste la police” (“Tutti odiano la polizia”), mentre venivano accesi fumogeni lanciati contro il cordone delle forze dell’ordine.
La scintilla: una ragazza bloccata dalla polizia
Secondo alcuni presenti, a far esplodere la tensione sarebbe stato il tentativo della polizia di identificare alcuni partecipanti, tra cui una ragazza, che sarebbe stata bloccata e portata via. In risposta, un gruppo di manifestanti ha cominciato a lanciare bottiglie contro gli agenti, dando il via agli scontri.
Milano nella morsa della protesta
La situazione è tornata alla calma solo in serata, ma restano i segni della protesta: vetrine spaccate, scritte minacciose, arresti e tensione diffusa. La questura ha avviato accertamenti per identificare gli autori delle devastazioni e valutare eventuali denunce per danneggiamento aggravato e istigazione alla violenza.