ASSEGNO UNICO. I pagamenti dell’assegno unico arriveranno venerdì, 19 agosto 2022, per chi vede questa data sul sito dell’INPS e non percepisce il reddito di cittadinanza. Vediamo a chi spetta questo pagamento e chi dovrà attendere ancora per ricevere il contributo economico.
Oggi, venerdì 19 agosto 2022, l’INPS pagherà l’assegno unico a chi aspetta la mensilità di agosto.
Questa data rientra nell’elenco dei pagamenti iniziati la scorsa settimana. INPS, infatti, ha disposto dei pagamenti del contributo economico per i figli a carico:
  • il 10 agosto 2022;
  • l’11 agosto 2022;
  • il 12 agosto 2022;
  • il 16 agosto 2022;
  • il 17 agosto 2022;
  • il 18 agosto 2022.
I giorni di pagamento dell’assegno universale cambiano da persona a persona e vanno controllati sul fascicolo previdenziale del cittadino: un’area riservata del sito dell’INPS accessibile SPID, CNS o CIE. L’INPS il 5 e l’8 agosto 2022 ha pagato degli arretrati dell’assegno unico.

Pagamenti assegno unico dal 19 al 29 agosto 2022

Venerdì, 19 agosto 2022, sarò pagata la mensilità di agosto 2022 dell’assegno unico per figli a carico per quelle famiglie che hanno fatto domanda all’INPS del contributo economico e non ricevono il reddito di cittadinanza.

L’assegno unico è stato pagato mercoledì, 17 agosto 2022, per:

  • chi aspetta la ricarica di agosto e non riceve il reddito di cittadinanza;
  • chi aspetta l’integrazione sul reddito di cittadinanza riferita a giugno 2022.
  • Il 22 e il 25 agosto 2022 ci saranno altri pagamenti dell’assegno universale per chi non percepisce l’Rdc.
  • Il 28 e il 29 agosto 2022 sono previste le ricariche dell’assegno universale sul reddito di cittadinanza, riferite al mese di luglio 2022.

Ritardi nei pagamenti dell’assegno unico: ecco per chi

I ritardi nei pagamenti dell’assegno unico riguardano:
  • chi ha fatto domanda all’INPS per l’assegno universale;
  • chi non ha fatto domanda all’INPS perché aspetta un pagamento automatico sul reddito di cittadinanza;
  • chi ha compilato il modello Rdc Com Au, perché rientravanei casi elencati dalla circolare INPS n°53 del 28 aprile 2022:
  • in famiglia è presente un figlio maggiorenne fiscalmente a carico, fino al compimento dei 21 anni di età, che:
  • svolge la formazione scolastica, professionale o di laurea; lavora con tirocinio o svolge un’attività lavorativa che genera
  • un reddito complessivo inferiore a 8.000 euro annui;
  • è disoccupato e cerca lavoro attraverso il Centro per l’impiego;
  • svolge il servizio civile universale;
  • non è presente nella Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), documento da consegnare all’INPS per il riconoscimento del Rdc;
  • in famiglia c’è una madre con meno di 21 anni non indicata adeguatamente nella DSU per il riconoscimento del Rdc in qualità di dichiarante o coniuge del dichiarante;
  • c’è la necessità di indicare la responsabilità genitoriale in caso diseparazione, divorzio o in presenza di genitori naturali non conviventi (qui trovi la guida per genitori non conviventi);
  • è in vigore un provvedimento di affidamento di uno o più figli minori presenti nel nucleo in capo al dichiarante diverso dal genitore (nonno, zio, fratello, ecc.). (TheWam) Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo Segui il nostro canale Google News 41esimoparallelo Attiva le notifiche su 41esimoparallelo.it
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