La violenza di un medico dell'Asl sulla compagna (Foto repertorio Ansa)
La violenza di un medico dell'Asl sulla compagna (Foto repertorio Ansa)

Una storia di abusi e violenze trasformata in prove tangibili. Questo è ciò che ha fatto una donna napoletana di 33 anni, insegnante coraggiosa che ha documentato con oltre 200 selfie ogni atto di violenza subito dal suo ex compagno. 

Ogni livido, ogni graffio, ogni segno delle botte inflitte si è trasformato in una prova concreta contro il suo aguzzino, dimostrando il potere delle immagini nel combattere l'ingiustizia.

L'Aguzzino Smascherato: Antonio Ferro Del Giudice, Medico dell'Asl

Dietro a questa storia di abusi si cela Antonio Ferro Del Giudice, un medico dell'Asl di Napoli di 47 anni, ex compagno della vittima. 

Grazie alla sua determinazione nel raccogliere prove, la donna è riuscita a incastrare il suo aguzzino, dimostrando che nessuno è al di sopra della legge e che la violenza domestica non rimarrà impunita.

L'ultima aggressione e l'arresto

La sera della denuncia segna la fine di un lungo calvario, durato sedici mesi. La vittima, raccontando la sua esperienza, rivela il terrore vissuto durante le ore di violenza inflitte dall'ex compagno. 

Nonostante le ferite e la paura, riesce a rientrare a casa della madre, ma l'aggressione continua fino a quando i carabinieri intervengono e arrestano l'aguzzino in flagranza di reato.

La denuncia

Trasportata in pronto soccorso con una prognosi di quaranta giorni, la vittima trova finalmente il coraggio di raccontare la sua storia. 

I segni del suo corpo parlano più delle parole, testimoniando la violenza che ha sopportato per troppo tempo. 

Grazie all'aiuto delle autorità, riesce a presentare una denuncia contro l'aguzzino, dimostrando che è possibile rompere il silenzio e chiedere giustizia.

Un Messaggio di Speranza e Resilienza per tutte le donne

Nonostante la pressione subita l'anno precedente che l'aveva costretta a ritirare una denuncia per maltrattamenti, la vittima ha trovato la forza di combattere ancora una volta. 

La sua storia è un messaggio di speranza e resilienza per tutte le vittime di violenza domestica, dimostrando che è possibile rompere il ciclo di abusi e ottenere giustizia.

 La sua determinazione nel documentare gli abusi e denunciare l'aguzzino è un esempio di coraggio che ispira e incoraggia altre vittime a non tacere e a cercare aiuto.

 

 

 

 

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