«Ti uccido e poi mi vado a costituire»: Er Brasiliano e la fidanzata aggredita e minacciata
Massimiliano Minnocci accusato di violenze fisiche e psicologiche sulla compagna. La relazione tossica e le denunce della famiglia portano all'arresto.
Massimiliano Minnocci, noto come “Er Brasiliano,” è finito in carcere con accuse gravissime. La sua gelosia ossessiva e i comportamenti violenti hanno trasformato la relazione con la fidanzata in un incubo. Secondo l’ordinanza della Gip Paola Della Monica, la donna si trova in una situazione di dipendenza emotiva che le impedisce di spezzare il legame.
Minnocci l’avrebbe aggredita fisicamente, prendendola a bastonate e minacciandola di morte: “Ti uccido e poi mi costituisco”, avrebbe detto. La vittima, sopraffatta dalla paura, è arrivata persino a confessare tradimenti inesistenti pur di placare l’ira del compagno.
La denuncia della famiglia
Il padre della donna, preoccupato per l’incolumità della figlia, ha allertato le forze dell’ordine: “Ho paura che Minnocci, considerato che fa uso di stupefacenti, possa arrivare a ucciderla,” ha dichiarato agli inquirenti.
Anche la madre ha notato segni evidenti di violenze sul corpo della figlia: “Aveva lividi su gambe, braccia e viso, un occhio nero e le ciglia finte strappate”. In un episodio recente, la donna è stata costretta a recarsi sotto un bar all’alba per acquistare birre, mentre Minnocci tratteneva il suo telefono come forma di controllo.
Comportamenti estremi e prove scioccanti
Tra le prove raccolte dagli inquirenti, figura un video inviato da Minnocci alla nonna della ragazza, che mostrava una pratica sessuale estrema a cui la vittima sarebbe stata consenziente. Tuttavia, il contesto di coercizione psicologica rende ancora più grave la situazione.
Secondo i racconti della donna e della sua famiglia, l’uomo alternava momenti di apparente normalità a scatti di violenza, generando un ciclo tossico che rendeva difficile allontanarsi definitivamente.
L’arresto e le misure cautelari
A fronte della gravità dei fatti e del rischio di recidiva, il Gip ha disposto l’arresto di Minnocci. La decisione è motivata non solo dalla necessità di tutelare la vittima, ma anche dalla pericolosità dell’indagato, aggravata dal consumo di sostanze stupefacenti e da atteggiamenti sempre più insensati e violenti.
La vicenda solleva nuovamente il tema della violenza di genere e della difficoltà per molte vittime di uscire da relazioni abusive. La famiglia della giovane, pur nel dolore, ha deciso di agire per proteggerla e garantire che Minnocci risponda delle sue azioni davanti alla giustizia.