L'Istituto Superiore della Sanità ha diffuso dei dati, sulla diffusione delle
varianti del Coronavirus in Italia, con dei focus anche relativi alle
singole regioni.
Queste stime derivano dal nuovo "flash survey" condotto
dall’Iss assieme col
Ministero della Salute, insieme a oltre cento laboratori regionali e alla
Fondazione Bruno Kessler.
Da quanto raccolto, appare evidente che la cosiddetta
variante inglese del virus Sars-CoV-2 è attualmente quella prevalente: secondo i test effettuati, si attesta sul 54% dei casi nazionali, con valori nelle singole regioni che oscillano tra lo 0 e il 93.3%.
La
variante brasiliana è invece al 4,3% (0%-36,2%) e quella
sudafricana allo 0,4% (0%-2,9%).
Varianti: l'allarme dell'istituto superiore di Sanità
"La cosiddetta
‘variante inglese’ sta diventando quella prevalente nel paese.
In considerazione della sua maggiore trasmissibilità occorre rafforzare/innalzare le misure di mitigazione in tutto il Paese nel contenere e ridurre la diffusione del virus.
Bisogna mantenere o
riportare rapidamente i valori di Rt a valori <1 e l’incidenza a valori in grado di garantire la possibilità del sistematico tracciamento di tutti i casi -
Così recita il rapporto dell'Iss - Dai dati emerge una chiara espansione geografica dall’epicentro umbro a regioni quali Lazio e Toscana della cosiddetta ‘variante brasiliana’', che deve essere contrastata con le massime misure di mitigazione".
Ciò che sta accadendo in Campania
La situazione in Campania vede la VOC 202012/01 (ovvero lineage B.1.1.7-Regno Unito, la "variante inglese") al 59,3%, la P1 (ovvero Brasiliana) al 2,3%, e allo 0% la 501.V2 (ovvero lineage B.1.351-Sud Africana).
La situazione tutt'altro che serena verrà comunque monitorata con attenzione nelle prossime settimane.
(Napolitoday)
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