Ricevute tutte le richieste di chiarimento, le banche si sono attrezzate
E ora la moratoria sui mutui prima casa entra nel vivo. Anche grazie alle molte limitazioni allentate dagli ultimi provvedimenti del Governo: ora è possibile fare domanda per contratti di importo fino a 400mila euro (dai vecchi 250mila) e per mutui in ammortamento da meno di un anno o che abbiano avuto accesso al Fondo di garanzia prima casa.
Il primo bilancio
Negli ultimi giorni le richieste di sospensione delle rate del mutuo prima casa sono in forte ascesa. Circa 1.500, 2mila al giorno fa sapere Consap, la controllata del ministero delle Finanze che gestisce il Fondo Gasparrini. Finora sono pervenute circa 14.200 richieste da tutta Italia, per un importo pari a circa 10,58 milioni di euro (dato al 27 aprile). È questo il bilancio del primo mese di estensione della misura di sostegno alle famiglie avviata dal Dl «cura Italia» per far fronte alla crisi causata dall’emergenza coronavirus.
Il quadro sul territorio
Le pratiche accettate, e quindi le sospensioni già operative, sono 1.701, ma ce ne sono già altre 11.600 in fase di istrutturia. Le domande rifiutate, invece, al momento sono 715. Le oltre 14mila domande arrivano dall’intero territorio nazionale, per il 34% da Lazio e Lombardia, seguite dal 12% provenienti dalla Sicilia, dal 10% dalla Toscana, l’8% dalla Toscana, il 7% dal Veneto e così via. Anche se venissero accettate tutte le pratiche spedite finora a Consap dalle banche, al momento la dotazione del Fondo Gasparrini (circa 425 milioni di euro dopo il rifinanziamento avvenuto con il Dl «cura Italia») verrebbe impegnata solo per il 2 per cento.
La presenza di tassi di interesse molto bassi
Infatti, riduce i costi della moratoria a carico del Fondo, anche se nelle prossime ore le richieste in arrivo potrebbero aumentare notevolmente. I titolari dei contratti hanno ormai raccolto la documentazione necessaria, ma soprattutto con la conversione in legge del Dl «cura Italia» e con il Dl liquidità è stata ampliata la platea dei potenziali beneficiari.
Le correzioni approvate
Sono arrivate, più nello specifico, quattro novità. La soglia dei contratti che accedono alla moratoria è stata elevata da 250 a 400mila euro. È stata introdotta la piena compatibilità della moratoria con il Fondo di garanzia prima casa. La moratoria è stata allargata ai finanziamenti in ammortamento da meno di un anno. Ed è stata estesa anche alle ditte individuali e agli artigiani.
Più nello specifico, le prime due correzioni sono state assestate dalla legge di conversione al decreto Cura Italia (Dl 18/2020). Le altre sono state inserite nel decreto liquidità (Dl 23/2020).
Agevolati i più giovani
Complessivamente, l’obiettivo è rimuovere il più possibile gli ostacoli delle regole in vigore che limitavano l’accesso al plafond. Quindi, potranno presentare domanda di sospensione anche coloro che hanno un mutuo giovane, in ammortamento da meno di un anno, ma solo fino al prossimo 17 dicembre. Allo stesso modo, salta il limite che impediva di fare domanda di moratoria a chi avesse già beneficiato di altri aiuti pubblici, come il Fondo di garanzia per la prima casa. Si tratta di due limature che daranno benefici soprattutto ai mutuatari più giovani.
Aperture per le ditte individuali
Per allargare ulteriormente la platea dei possibili aiuti, viene anche incrementato il valore massimo dei contratti che possono accedere al congelamento: si passa da 250mila a 400mila euro, includendo così molti più immobili. Infine, nella nozione di lavoratore autonomo con accesso al Fondo - viene chiarito dal Dl liquidità, allargando la definizione precedente - rientrano anche ditte individuali e artigiani. A loro, quindi, si applicherà il regime speciale già previsto per i professionisti, valido comunque solo fino al 17 dicembre prossimo.(IlSole24Ore)
L’estensione del provvedimento, le modifiche cui sono immediatamente operative, ha quindi reso necessario
un nuovo modulo,
scaricabile a questo link.
I requisiti per accedere
Il Fondo di solidarietà per i mutui per l’acquisto della prima casa (il cosiddetto fondo Gasparrini) era già stato istituito, presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze, nel 2007, per consentire ai titolari di un mutuo fino a 250.000 euro, contratto per l’acquisto della prima casa, di beneficiare della sospensione per 18 mesi del pagamento delle rate al verificarsi di situazioni di temporanea difficoltà. Con l’emergenza coronavirus, il Fondo è stato rifinanziato con 400 milioni di euro, allargando la platea di beneficiari alle seguenti categorie:
I lavoratori che hanno subito una sospensione o una riduzione dell’orario di lavoro per un periodo di almeno 30 giorni (Cassa Integrazione o altri ammortizzatori sociali);
I lavoratori autonomi e liberi professionisti, inclusi artigiani e commercianti, (per un periodo di 9 mesi dall’entrata in vigore del Decreto legge n.18/2020) che hanno registrato in un trimestre successivo al 21 febbraio 2020 una riduzione del fatturato superiore al 33% rispetto a quanto fatturato nell’ultimo trimestre 2019 in conseguenza della chiusura o della restrizione della propria attività, operata in attuazione delle disposizioni adottate dall’autorità competente per l’emergenza coronavirus.
I titolari di mutui per un importo massimo di 400.000 euro.
I titolari di mutui che fruiscono della garanzia del Fondo di cui all’articolo 1, comma 48, lettera c), della legge 27 dicembre 2013, n. 147. (Fondo di garanzia per i mutui prima casa).(QuiFinanza)
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