Muore dopo cura ai fermenti lattici, Maria Grazia di Domenico aveva 27 anni: la mamma e il fidanzato fanno causa al ginecologo
Maria Grazia Di Domenico, originaria di Cava de' Tirreni, in provincia di Salerno, e romana d'adozione, è deceduta a soli 27 anni. Dopo il suo decesso, il ginecologo romano Vincenzo Campo ha costituito un trust per proteggere il suo patrimonio immobiliare, al fine di impedire che gli immobili fossero aggrediti da eventuali creditori.
È stato avviato un terzo processo contro il medico accusato di omicidio colposo in relazione alla morte di una giovane donna di 27 anni sottoposta a un intervento di conizzazione uterina. Dopo l'operazione, la paziente aveva manifestato complicanze e ricevuto cure a base di fermenti lattici.
Il trust è uno strumento legale di origine anglosassone utilizzato per proteggere i propri beni. La famiglia della vittima sospetta che sia stato creato per evitare eventuali richieste di risarcimento. Pertanto, i legali della famiglia hanno avviato un processo di revocatoria e chiesto al Tribunale di Roma di annullare il trust.
Chi era Maria Grazia Di Domenico
Era impegnata nel sociale e lavorava come consulente software presso un'azienda leader del settore. Dopo l'intervento di conizzazione uterina presso la casa di cura Santa Famiglia a Roma, ha sviluppato forti dolori addominali e febbre. Nonostante l'uso di antibiotici e fermenti lattici, la sua condizione è peggiorata nel tempo. Dopo tre giorni, è stata trasferita in ospedale, dove le è stata diagnosticata una lesione uterina. Tuttavia, l'intervento chirurgico d'urgenza non è stato in grado di salvarla, e è deceduta dopo tre giorni di coma.
Il ginecologo Vincenzo Campo è accusato di omicidio colposo per presunte negligenze e imprudenze durante l'intervento e per non aver valutato adeguatamente le complicanze. Il processo penale e quello civile sono in corso, con l'udienza successiva prevista per gennaio. Nel frattempo, è stato avviato un terzo processo per chiedere l'annullamento del trust costituito poco dopo la morte della paziente. La famiglia della vittima sta affrontando una dura battaglia legale in cerca di giustizia. (Fonte: Repubblica)