Omicidio Giogiò Cutolo, la svolta nel caso del musicista ucciso a Napoli: ci sono due complici del killer 16enne
Giovanbattista Cutolo, noto come Giogiò, era stato tragicamente ucciso il 31 agosto scorso in Piazza Municipio a Napoli, vittima di tre colpi di pistola durante una lite tra due gruppi di ragazzi. Inizialmente, un 16enne aveva confessato l'omicidio, ma ora emergono nuovi sviluppi con l'identificazione di due nuovi indagati, rispettivamente di 20 e 28 anni, accusati di "concorso anomalo in omicidio". Gli inquirenti li considerano presunti rapinatori dei Quartieri Spagnoli.
Le indagini sui due nuovi sospettati erano già in corso dopo che il 16enne aveva ricevuto la conferma del carcere da parte del giudice per il tribunale dei minori di Napoli. Il giovane aveva confessato di essere stato coinvolto nell'aggressione insieme a tre persone maggiorenni. Il gruppo aveva deciso di recarsi in un pub di Piazza Municipio, dove avevano incrociato il gruppo di amici di Giovanbattista Cutolo, dando inizio a provocazioni e tensioni.
Giogiò Cutolo intervenne per sedare gli animi
La dinamica della lite era sfociata in violenza, culminando con il 16enne che aveva sparato colpendo mortalmente il giovane musicista. Cutolo era intervenuto per sedare la situazione e difendere un amico che stava subendo un'aggressione. Purtroppo, le ferite riportate avevano causato la sua morte successiva in ospedale.
I nuovi indagati, durante l'interrogatorio, si sono difesi sostenendo di non sapere che il 16enne avesse un'arma e negando di conoscerlo prima di quella notte. Tuttavia, la Procura ritiene che la rissa che ha portato all'omicidio sia stata scatenata dal gruppo dei due nuovi indagati. Che si sarebbero avvicinati con l'intenzione di "dare fastidio". Il Comune di Napoli ha richiesto la costituzione di parte civile nell'inchiesta ancora in corso sull'omicidio di Giovanbattista Cutolo.
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