All'I.C.3 De Curtis - Ungaretti l'Open Day 2023 alla scoperta dell'offerta didattica formativa dell'Istituto. Le parole della dirigente Laura Patrizia Cagnazzo alla vigilia dell'evento

Open Day 2023. È tutto pronto all' I.C.3 De Curtis Ungaretti ad indirizzo musicale sede in Via Viola 20, Ercolano.

Un momento di accoglienza per sollecitare curiosità ed attrarre bambini e famiglie del territorio, alla scoperta dell'istruzione, dell'offerta didattica formativa dell'Istituto.

Un input che parte dalla Scuola e abbraccia l'intera comunità. Un ingresso partecipativo capitanato dalla Dirigente Scolastica Dott.ssa Laura Patrizia Cagnazzo. Un Excursus finalizzato al superamento di una visione adulto-centrica che si impegna a valorizzare i più piccoli, un momento di apprendimento che incoraggia all'uguaglianza alla crescita e alla comunicazione.

Una scuola che vive di confronto, di scambio e mai di omologazione. Ne abbiamo parlato con la Dirigente Scolastica che ha posto tra i punti chiave dell'Open Day gli obiettivi formativi e didattici e l'effettiva fruibilità e appetibilità dei diversi progetti messi in campo.

L'intervista alla Dott.ssa Laura Patrizia Cagnazzo

Open Day: famiglie e ragazzi, corpo Docente e staff scolastico riuniti. Senza "svelare" troppo i dettagli, ci illustri i punti chiave di questa giornata speciale.

 L' open day è una vetrina per ogni scuola rappresentativa del sottofondo culturale ed educativo. È una scelta importante che implica due fattori: un forte recupero dell'identità culturale del territorio e una garanzia per istruzione, educazione e formazione. Gli indicatori valutati sono tre: sostenibilità che fa da leitmotiv per tutte le attività; legalità; responsabilizzare i ragazzi al digitale in maniera critica, non passiva. Per dirla con parole di Morin: "Meglio una testa ben fatta che una testa ben piena."

Sappiamo tutti quali sono i princìpi a cui la scuola sottende e a cui si ispira, però le chiedo se c'è nello specifico qualche valore a cui lei fa riferimento particolarmente e che promuove con maggiore dedizione.

Sicuramente il valore formativo ed educativo. Citando Bauman e la società liquida, le cose restano poco piene e i ragazzi spesso tendono a farsi scivolare tutto addosso. Per questo motivo la scuola è attenta alle dinamiche, al cambiamento focalizzando la propria attenzione sull'ambiente di riferimento, sul contesto.

Occorre educare alla sostenibilità ambientale, risvegliare l'interesse per la natura. La natura e la sostenibilità sono il filo conduttore e materia trasversale per tutte le discipline per valorizzare il territorio, la salvaguardia dell'ambiente ed avendo come obiettivo il superamento dell'indifferenza culturale.

Molti progetti sono stati finalizzati tra cui quello della Regione Campania -Scuola Viva che noi abbiamo inserito nel nostro programma di attività didattico educative. Siamo inoltre partner grazie all'Università Federico II di Napoli con L'Istituto Zooprofilattico per la conoscenza del patrimonio naturalistico.

Perché scegliere indipendentemente dalle proprie inclinazioni personali una scuola ad indirizzo musicale? Nello specifico la sua scuola?

I Dirigenti hanno poco margine di scelta ma posso dire che per me è stata una meravigliosa sorpresa. La musica è arte che educa alla bellezza, è un'estensione del proprio sè anche rispetto all'altro. La propria inclinazione soggettiva e attitudinale implica una rivalutazione di un grande patrimonio immateriale da coltivare. La musica non è solo attività ricreativa, ma è un'attività educativa. La musica d'insieme, attraverso lo studio dello strumento è soprattutto ascolto dell'altro diverso da sè.

Il progetto educativo parte dal quinto anno della scuola primaria fino al terzo anno della scuola secondaria di primo grado. Orientare, educare e raffinare il gusto musicale. I nostri insegnanti aiutano a scoprire l'interesse del ragazzo per poi stimolare la sua capacità inserendolo nel contesto orchestrale. La musica in quanto linguaggio universale unisce e apre i cuori.

Comunicazione Scuola-famiglia: quanto è semplificata la fruibilità delle informazioni? La scuola è presente sui social maggiormente conosciuti dai ragazzi?

Lavorare è comunicare, mi oriento verso la presenza, un modello educativo e formativo che predilige il contatto. Noi abbracciamo tre Istituti che rappresentano, pur facendo parte di un'unica Istituzione, tre micro realtà territoriali che creano enclavi culturali. Spesso si incontra pregiudizio e sperequazione quando si parla delle scuole di Ercolano (San Vito - Parco Nazionale del Vesuvio; via Palmieri e via Viola). Attuare un processo di gentrification verso l'inclusione e la volontà di sentirsi parte del territorio per acquisire una forte identità culturale.

La scuola viene incontro alle esigenze della Comunità Scolastica attraverso un'apertura relazionale e di contatto ed una comunicazione on line che, a seguito della pandemia da COVID 19, ha segnato il passaggio dalla presenza massiccia ad una presenza più social relativamente alla comunicazione. Una forma comunicativa che va di pari passo con quella Istituzionale, attraverso l'aggiornamento del sito web scolastico abbiamo agevolato le iscrizioni, i pagamenti, gli orari di accesso al pubblico e le regole condivise che formano ed ampliano il patrimonio delle conoscenze digitali di ciascuna famiglia.

Quanto è fondamentale per lei la meritocrazia individuale? L'offerta formativa prevede anche la possibilità di concorrere come occasione di confronto per questi ragazzi?

La meritocrazia è riconosciuta dalla scuola ma nasce essenzialmente nei ragazzi che hanno a cuore la scuola e di quelle famiglie che hanno a cuore il benessere dei propri figli orientandone l'ingresso in una società più consapevole, civile e legale. Vogliamo sempre auspicare e garantire un "ascensore sociale" che trova la sua opportunità in uno studio guidato, in proposte educative valide che fungono da stimolo per le curiosità, la cultura, e lo spirito, talvolta anche imprenditoriale di alcuni studenti.

La Scuola attraverso i progetti, la musica, la didattica innovativa orienta i ragazzi già dalla scuola dell'infanzia fino alle scuole medie. Si parte con metodologia del tinkering fino allo Stem/Steam che assume una grande valenza nel curriculum di ciascuno studente. Dove non arriva la famiglia arriva la scuola, e lì che si forniscono i mezzi per accedere all' "ascensore sociale".

Lei è da poco alla dirigenza di questo Istituto. Citando a tal proposito Martin Luther King: "Può darsi che non siate responsabili per la situazione in cui vi trovate, ma lo diventerete se non fate nulla per cambiarla". Partirei da questo spunto per una Sua riflessione personale in merito ad un territorio che sappiamo essere particolarmente esposto al disagio giovanile.

La responsabilità è un atto spontaneo. La società civile deve prendere su di sè l'incarico di dialogo con le diverse Istituzioni presenti sul territorio, per dare soluzioni pratiche al problema e non solo per puntare il dito. Tacere equivale alla non crescita. Il Cittadino fa emergere delle criticità e punta alle possibili soluzioni di concerto con la Pubblica Amministrazione superando il conflitto. Occorre distinguere ciò che è complicato da ciò che è complesso. La complessità merita attenzione al ragionamento che implica una risoluzione del problema a monte delle cause piuttosto che ipso facto.

Occorre superare il concetto di indifferenza più che a livello di azione a livello di contatto umano e culturale. Crescere insieme l'uno accanto all'altro. Scuola di qualità, con impegno e responsabilità. Dirigente, Docenti e Personale tutto orientato alla crescita all'inclusione e alla volontà di cooperare per consentire un confronto tra pari. La paura della non accettazione, della diversità non favorisce lo sviluppo. La scuola si impegna a favorire un ambiente sano, armonico affinchè non ci sia un appiattimento culturale.

Citando Don Milani: "Le frontiere sono concetti, non esistono". La scuola unisce, non emargina, non divide, perchè insegna a comunicare e ad essere pari indipendentemente dal proprio status di appartenenza.

Volontà di riqualificazione, di promozione culturale, di valorizzazione della ricchezza artistica che sia continuativa, costante e non pedissequa attenta al cambiamento e alla mutevole dinamicità di una società in continua evoluzione affinchè non si incorra nel rischio subdolo dell'impoverimento e della desertificazione culturale. La Scuola De Curtis Ungaretti si impegna per garantire tutto questo.

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