Virus a Napoli, scoppia la paura tra i giovani al rientro dalle vacanze in Sardegna e in Puglia. E’ scoppiata una sorta di psicosi tra i giovani campani rientrati dalle vacanze in Sardegna e Puglia.
Sono centinaia i ragazzi in fila – come scrive il quotidiano “Il Mattino” – al Cotugno per sottoporsi al test anti-Covid.
E tra loro c’è sia l’ansia di essere stati contagiati dal virus che il timore doversi sottoporre all’ipotetica quarantena in caso di riscontrata positività. Al nosocomio del quartiere collinare di Napoli non si contano i ragazzi appena giunti dalla Costa Smeralda o dai nuovi focolai italiani.
In Campania, la situazione si fa sempre più preoccupante. Sono 116 i positivi in Campania secondo l’ultimo aggiornamento della Regione. Ieri erano 138 ma con quasi mille tamponi effettuati in più.
A ieri questi i dati complessivi
Positivi: 1.280
Guariti: 890
Clinicamente guariti: 0
Asintomatici: 372
Ricoverati in ospedale: 34 di cui in terapia intensiva 2
In isolamento domiciliare: 214
Deceduti: 143
Contatti diretti non positivi: 643 soggetti ad isolamento domiciliare fiduciario
Le dichiarazioni di De Luca
“Il dato conseguente ai controlli nella giornata di ieri – 138 positivi – conferma l’importanza e l’efficacia della decisione presa dalla Campania, prima regione in Italia, di fare controlli obbligatori a chi rientra da fuori regione.
A questo numero rilevante corrispondono, tuttavia, pochissimi ricoveri ospedalieri.
La ragione di questo apparente paradosso – come spiegano i dirigenti del Cotugno – sta nel fatto che i positivi individuati sono in larghissima maggioranza ragazzi o giovani asintomatici. Sui 138 casi, 133 sono risultati senza sintomi.
Dobbiamo dunque continuare con assoluto rigore in questo lavoro di ricerca e isolamento dei positivi, finchè non si esaurirà l’onda dei rientri, anche se questo comporta un enorme lavoro aggiuntivo – con rientri anticipati del personale – a carico del nostro sistema sanitario.
Immaginiamo quello che sarebbe successo, in termini di diffusione del contagio, se decine di giovani del tutto privi di sintomi, avessero potuto rientrare liberamente e circolare senza controllo sul nostro territorio.
Rinnovo l’appello alla responsabilità massima, e a segnalarsi alle Asl in caso di rientro da fuori regione. Rinnovo l’appello al Ministero della Salute perché si avvii ad horas un programma nazionale di screening prima che i nostri concittadini rientrino dalla Sardegna”.
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