Castello delle Cerimonie, iniziate le operazioni di sgombero dell'hotel
il futuro dei Polese: la proprietà di oltre 40.000 metri quadrati è stata incorporata nel patrimonio comunale
La struttura che per anni è stata il cuore delle cerimonie più spettacolari della TV italiana, conosciuta come il “Castello delle Cerimonie”, ha ufficialmente cessato di operare come centro per eventi privati. Il Comune di Sant’Antonio Abate ha completato l’acquisizione dell’immobile, incorporandolo nel proprio patrimonio. Tuttavia, il futuro dell’hotel rimane un’incognita, nonostante la struttura abbia iniziato a svuotarsi per passare sotto gestione comunale.
Secondo l’amministrazione, questa fase segna un nuovo capitolo per il complesso. La sindaca Ilaria Abagnale ha confermato che l’acquisizione ha richiesto tempo e complesse procedure tecniche e legali. Ciò che appare certo, tuttavia, è che il Grand Hotel non manterrà più la sua identità originale, fatta di sfarzo e tradizione partenopea, che il pubblico italiano aveva imparato ad amare attraverso il piccolo schermo.
Operazioni di sgombero: un processo sotto sorveglianza
La sindaca Abagnale ha ufficializzato l’inizio delle operazioni di sgombero degli arredi, un passaggio che segna l’avvio del processo di trasformazione del Grand Hotel. Gli arredi e le decorazioni, simbolo di un’epoca gloriosa per il Castello delle Cerimonie, verranno rimossi per consentire la completa acquisizione da parte del Comune. La sindaca ha reso noto che ogni passaggio dello sgombero sarà eseguito con la massima trasparenza, coinvolgendo tutti gli organi competenti e sottoponendo ogni azione a controlli di legittimità.
L’intero processo sarà infatti supervisionato dalla Prefettura e dalla Procura Generale di Napoli, per garantire che tutte le operazioni vengano svolte secondo le norme vigenti. In quest’ottica, l’amministrazione ha già inviato copie delle delibere di acquisizione al Prefetto, alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata e alla Procura Generale di Napoli. Nei prossimi giorni, una riunione con gli uffici comunali definirà ulteriori dettagli organizzativi per completare lo sgombero in tempi rapidi e senza intoppi.
Dal privato al pubblico: una nuova destinazione per La Sonrisa?
La nuova destinazione del Grand Hotel “La Sonrisa” è ancora oggetto di valutazioni da parte dell’amministrazione. La sindaca Abagnale ha precisato che il Comune sta considerando diverse opzioni, ma non ha ancora stabilito quale sarà l’uso definitivo della struttura. Potrebbe diventare un nuovo spazio per attività culturali o sociali a beneficio della comunità, rispondendo alle esigenze locali, ma non è escluso che l’amministrazione valuti anche altre proposte.
L’imponente edificio, che sorge su una superficie di oltre 40.000 metri quadrati, rappresenta un’opportunità per il Comune di Sant’Antonio Abate, che intende rivalorizzarlo per offrire nuovi servizi ai cittadini. Il passaggio dal privato al pubblico simbolizza inoltre un cambiamento significativo per la comunità, e l’operazione di acquisizione si propone di trasformare un’icona locale in un luogo di utilità pubblica.
L’eredità del “Boss delle Cerimonie”
Con la chiusura definitiva del Grand Hotel, si chiude un’era per la famiglia Polese, che ha fatto della Sonrisa un simbolo della tradizione e dell’ospitalità campana. Il celebre “Boss delle Cerimonie”, il compianto Antonio Polese, aveva trasformato la Sonrisa in un’attrazione amata da molti, sia per il suo stile barocco che per la calorosa accoglienza.
Il futuro di questo luogo resta in bilico tra memoria e nuove possibilità. Mentre il Comune prosegue con il processo di acquisizione, non si può escludere che la Sonrisa continui a “vivere” come simbolo del passato, con un nuovo scopo e nuove storie pronte a essere scritte entro le sue mura.