Covid
Variante cinese in rapida diffusione

Il Norovirus Kawasaki, una variante del Norovirus identificata per la prima volta in Giappone nel 2014 e attribuita a una matrice cinese, sta destando preoccupazione in Europa per l’alta trasmissibilità e l’aumento dei casi. L’Agenzia per la Sicurezza Sanitaria del Regno Unito (UKHSA) ha segnalato un’insolita crescita dei contagi legati a questa variante, con il numero di positivi che ha superato di gran lunga le medie attese. Si tratta di un virus che colpisce l’apparato gastrointestinale, con sintomi acuti e, in alcuni casi, complicazioni severe.

Norovirus Kawasaki: origine e diffusione globale

Isolati per la prima volta negli anni '70, i Norovirus appartengono alla famiglia dei Caliciviridae e causano oltre il 90% delle gastroenteriti virali nell’uomo. Il ceppo GII.17, noto anche come Kawasaki, è stato rilevato per la prima volta alla fine del 2014 in Cina, anche se il nome deriva dalla città giapponese di Kawasaki, dove si verificò un’epidemia tra il 2014 e il 2015. Questo virus ha dimostrato una particolare resistenza e capacità di mutare, divenendo così prevalente rispetto ad altre varianti di Norovirus in diverse parti del mondo, tra cui Cina, Giappone, Stati Uniti, Corea del Sud, Canada e gran parte dell’Europa.

Negli ultimi mesi, la variante GII.17 è stata registrata in almeno sei paesi europei, compresi Regno Unito, Francia, Germania e Paesi Bassi. Negli Stati Uniti, le segnalazioni di infezione da Kawasaki sono aumentate rapidamente, superando addirittura quelle del Norovirus GII.4, il ceppo più diffuso fino a pochi anni fa.

Struttura e trasmissione del virus: le preoccupazioni degli esperti

Il Norovirus Kawasaki si distingue per la particolare struttura del suo capside, la proteina che riveste il virus e che consente l’attacco alle cellule ospiti. Rispetto ad altre varianti, GII.17 ha mostrato una maggiore capacità di adattamento, rendendo complesso lo sviluppo di un vaccino. Questo ceppo, infatti, riesce a modificare il legame tra virus e cellule umane, aumentando la possibilità di diffusione e la resistenza a fattori ambientali esterni. In Europa, i casi di Norovirus Kawasaki sono raddoppiati in diverse aree nel giro di poche settimane, sollevando interrogativi sulla necessità di interventi sanitari più specifici.

Il caso del Regno Unito: contagio in rapido aumento

Secondo il “National Norovirus and Rotavirus Report” dell’UKHSA, nelle ultime settimane sono state registrate oltre 2.600 segnalazioni di infezione da Norovirus nel Regno Unito, contro una media attesa di circa 1.100. Questa esplosione di casi è preoccupante perché dimostra che il virus si sta diffondendo a velocità maggiore rispetto agli anni precedenti, minacciando di sovraccaricare le strutture sanitarie e causando focolai diffusi soprattutto in scuole, ospedali e comunità chiuse. Le autorità sanitarie britanniche stanno monitorando da vicino la situazione, diffondendo indicazioni su come ridurre il rischio di contagio, soprattutto con pratiche igieniche rigorose.

Norovirus Kawasaki in Italia: focolai e contagi recenti

Anche in Italia il Norovirus Kawasaki ha fatto la sua comparsa. Nella scorsa stagione invernale, un focolaio di gastroenterite è stato associato a questo ceppo in una scuola elementare nella provincia di Bologna. Altri episodi sono stati segnalati ad agosto 2024, quando nove turisti tedeschi sono stati ricoverati a Bressanone dopo essere risultati positivi al virus. L’infezione è stata rilevata anche tra Lombardia e Veneto, dimostrando che il virus è ormai presente anche nel nostro Paese.

Sintomi e durata dell’infezione da Norovirus Kawasaki

Il Norovirus Kawasaki presenta un periodo di incubazione variabile tra le 12 e le 48 ore, con un’infezione che può durare dalle 12 fino a 60 ore. I sintomi principali includono diarrea, vomito, dolori addominali e disidratazione. In alcuni casi, possono manifestarsi anche dolori muscolari, febbre e mal di testa. L'OMS stima che ogni anno circa 700 milioni di persone siano colpite dal Norovirus a livello globale, con un tasso di mortalità di circa 200.000 individui, soprattutto tra persone con un sistema immunitario compromesso.

Prevenzione e raccomandazioni sanitarie

Attualmente non esistono vaccini o cure specifiche contro il Norovirus Kawasaki. Per ridurre il rischio di infezione, le autorità sanitarie raccomandano una scrupolosa igiene delle mani, l'uso di disinfettanti in ambienti a rischio e la pulizia accurata di alimenti e superfici. È importante evitare contatti stretti con persone infette e praticare un’accurata sanificazione delle aree condivise. Negli ambienti pubblici, come scuole e ospedali, la prevenzione è fondamentale per limitare la trasmissione del virus, soprattutto durante i mesi invernali, quando l’incidenza dei Norovirus è particolarmente elevata.

In sintesi, il Norovirus Kawasaki rappresenta una minaccia crescente per la salute pubblica, con un potenziale di diffusione rapido e sintomi debilitanti. La comunità scientifica è impegnata nella ricerca per comprendere meglio la struttura e le modalità di trasmissione di questo virus, mentre i governi europei stanno rafforzando le misure di prevenzione per fronteggiare la diffusione del Norovirus.

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