BONUS 200 EURO. La crisi politica in corso, oltre a mettere alla prova la tenuta del governo, potrebbe avere effetti su diversi provvedimenti in agenda: i contribuenti iniziano a chiedersi se le dimissioni del presidente del Consiglio Mario Draghi avranno delle conseguenze sull’erogazione del contributo una tantum da 200 euro, che molti italiani dovrebbero ricevere a fine mese. Ma il bonus è davvero a rischio?
Il
governo Draghi potrebbe
concludersi nei prossimi giorni, diversi mesi in anticipo sulla fine della legislatura. La
caduta dell’esecutivo potrebbe significare l’interruzione del
programma di governo, mettendo
a rischio tutte quelle manovre e provvedimenti ancora non completamente attuati. Molti cittadini si chiedono se tra questi potrebbe esserci anche il
bonus 200 euro
Il bonus 200 euro è stato introdotto con il
dl Aiuti ed è previsto per
lavoratori dipendenti, lavoratori
domestici,
stagionali,
disoccupati,
pensionati e beneficiari del
reddito di cittadinanza. È una misura pensata per aiutare le famiglie contro il
caro energia e l’
inflazione
Oltre a rientrare in una delle
categorie beneficiarie, per avere accesso al bonus bisogna avere anche un
reddito inferiore ai
35mila euro annui. La copertura stanziata per questo contributo è di
6 miliardi di euro
Ma il bonus 200 euro è davvero a rischio con la crisi di governo?
In realtà no, la misura non verrà
annullata neanche con la caduta dell’esecutivo, come invece potrebbe accadere per altri provvedimenti come il taglio del
cuneo fiscale
La differenza con le altre
iniziative del governo a rischio è che il bonus
è già ratificato e approvato nel
dl Aiuti, quindi la sua erogazione portata a termine anche se il
governodovesse
cambiare
Oltretutto, per alcune categorie è
già arrivato: è il caso, per esempio, dei
pensionati che lo hanno ricevuto con il cedolino di
luglio. Potrebbe essere già arrivato anche per qualche
lavoratore dipendente, nonostante la maggior parte lo riceverà con lo stipendio di luglio e quindi a
fine mese, se non all’inizio di agosto
Erogazione a
luglio anche per beneficiari del
reddito di cittadinanza e lavoratori
domestici. Discorso diverso per titolari di
Naspi, disoccupati e beneficiari dell’ex
indennità Covid, che riceveranno il bonus a
ottobre, ma sempre senza nessun rischio. Il decreto è definitivamente approvato in Senato e quindi il bonus arriverà a
tutti coloro cui spetta
L’unico nodo da sciogliere rimane quello riguardo
lavoratori autonomi e
professionisti. Anche queste categorie aspettano il bonus, ma non è chiaro quale sarà l’
importo spettante e
quando verrà erogato
Autonomi con partita Iva e professionisti
attendono ancora il
decreto attuativo dei ministeri del
Lavoro e dell’
Economia, provvedimento
in ritardo di un mese (doveva essere varato entro il 17 giugno). Il fondo da
500 milioni però è già stato stanziato, e i ministeri continueranno a lavorare anche in caso di un nuovo governo
L’unica
differenza che potrebbe scaturire dalla crisi di governo attuale è la mancata
estensione del bonus. Sulla carta non c’è nulla, ma il governo aveva
ipotizzato la possibilità di estendere il
contributo anche ai mesi di
agosto e
settembre. Ipotesi che potrebbe naufragare se a Palazzo Chigi dovesse insediarsi un
nuovo esecutivo. (Skytg24)
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