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Si sarebbero spacciati per personale antifrode di Poste Italiane

Un’incredibile truffa si è consumata ai danni di una donna di Roma, che ha subito un furto di ben 145.000 euro dal suo conto corrente. I carabinieri del Reparto Territoriale di Vallo della Lucania, insieme ai militari della Stazione di Potenza, hanno arrestato tre individui e hanno indagato ulteriori tre persone per vari reati tra cui truffa, indebito utilizzo di strumenti di pagamento, sostituzione di persona e riciclaggio.

Le modalità dell’inganno

Secondo le indagini condotte dalla Sezione Operativa del Reparto Carabinieri di Vallo della Lucania, i tre indagati avrebbero messo in atto una serie di raggiri per convincere la vittima a consegnare la propria tessera di bancomat e il relativo PIN. Fingendosi operatori antifrode di Poste Italiane, avrebbero informato la donna della necessità di effettuare operazioni di "messa in sicurezza" del suo conto corrente. La donna, credendo alle false affermazioni, avrebbe quindi lasciato la tessera nella casetta della posta della propria abitazione, dove i truffatori sono riusciti a recuperarla.

La rapida esecuzione della truffa

Una volta ottenuta la tessera e il PIN, i truffatori avrebbero effettuato una serie di operazioni fraudolente in tempi brevissimi, prelevando ingenti somme di denaro dal conto della vittima. Secondo le informazioni emerse durante l’inchiesta, le operazioni sarebbero state portate a termine in pochi giorni, con lo scopo di svuotare il conto della donna nel minor tempo possibile. Le somme sottratte sarebbero state trasferite su altri conti correnti, seguite da prelievi immediati, in modo da ostacolare l’identificazione della provenienza del denaro e rendere più difficile per le autorità rintracciare i fondi rubati.

Gli arresti e le indagini in corso

A seguito di queste scoperte, il Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) del Tribunale di Vallo della Lucania ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari per i tre arrestati. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica, proseguono per comprendere appieno la portata dell’operazione e identificare eventuali ulteriori complici coinvolti nel piano criminoso.

In una nota rilasciata dalla Procura, si afferma che il procedimento è attualmente in fase di indagine preliminare e che le accuse saranno sottoposte a ulteriore verifica nelle fasi successive del processo. Il provvedimento cautelare adottato nei confronti dei tre arrestati può essere impugnato.

Prevenzione e consapevolezza

Questo episodio sottolinea l’importanza di essere sempre vigili e informati riguardo ai tentativi di truffa, soprattutto quando si riceve una comunicazione da presunti enti o aziende. È fondamentale non condividere mai informazioni sensibili, come PIN o dettagli bancari, senza aver verificato l'identità del richiedente. I cittadini sono invitati a contattare direttamente le istituzioni finanziarie in caso di dubbi e a segnalare comportamenti sospetti alle autorità competenti per prevenire ulteriori episodi simili.

La sicurezza finanziaria è un aspetto cruciale della vita quotidiana, e ogni individuo deve essere in grado di proteggere i propri beni e la propria identità.

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