PENSIONI. A quanto pare Draghi regalerà 300 euro in più. E' questa una delle più grandi sorprese, dopo quella del rinnovo del Reddito di Cittadinanza, della Riforma in atto e del nuovo piano di governo. Dal 1° gennaio del prossimo anno buona parte dei pensionati potrà vedere lievitare la propria pensione, grazie ad un adeguamento del trattamento previdenziale al costo della vita.

Quanto spetterà e chi potrà godere di questo regalo?

Dal 1° gennaio 2022, infatti, il sistema previdenziale italiano subirà cambiamenti decisivi. Ad oggi, a favorire l’uscita anticipata da lavoro e prendere il posto della sperimentale Quota 100 vi sono:
  • l’Ape sociale "super"
  • Quota 41
Quest’ultima, già apprezzata da Governo e sindacati, permetterebbe a tutti di andare in pensione a 62 anni con 41 anni di contribuzione ( purché gli aventi diritto abbiano 12 mesi di contributi versati prima del compimento del 19esimo anno di età).

Come avviene la rivalutazione

Dal 1° gennaio 2022 si prevede un aumento delle pensioni dovuto a due fattori collegati all’andamento dell’inflazione, ovvero:
  • incremento dei prezzi che consente il calcolo della perequazione
  • predilizione del meccanismo di rivalutazione al 100%
Gli istituti pensionistici si troveranno ad adeguare gli importi pensionistici in base ai dati che l’Istat andrà a certificare di qui a poco e che interesseranno ben 22 milioni di pensionati. Tale rivalutazione non sarà uguale per tutti e verrà effettuata in base alla fascia di appartenenza di ogni pensionato. Riguarderà soltanto quei trattamenti che non superano per più di 4 volte l’importo del trattamento minimo.

Il calcolo utile a determinare l'assegno si baserà su determinate percentuali:

77% fra 4 e 5 volte il minimo 52% fra 5 e 6 volte il minimo 47% fra 6 e 7 volte il minimo 45% fino a 4.566 euro 40% per trattamenti d’importo superiore Inoltre, come spiega il Giorno,“Dovrebbe entrare in vigore il sistema a scaglioni, più vantaggioso per il pensionato perché le decurtazioni del tasso di rivalutazione si applicano solo sulle quote di assegno superiori a certe soglie.” Anche la pensione di invalidità verrà rivalutata e aumentata.

Chi ne ha diritto

L’aumento della pensione potrà identificarsi in 300,00 euro in più all’anno, ossia 25,00 euro in più al mese per chi oggi percepisce una pensione media di 1.500 euro al mese. Come spiega pmi.it, “In base al nuovo calcolo, dal primo gennaio 2022 continuano a rivalutarsi al 100% le pensioni fino a 4 quote il minimo, poi si applicano aliquote del 90% fra quattro e cinque volte il minimo, al 75% per tutte le pensioni più alte.” La perequazione, quindi, sarà piena solo per le pensioni più basse mentre andrà a diminuire man mano che il livello della pensione in oggetto andrà a salire.(Trendonline) Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo  Segui il nostro canale Google News 41esimoparallelo Attiva le notifiche su 41esimoparallelo.it
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