Conte pensa al "ponte” di Natale: al via la tregua almeno dal 3 dicembre per permettere a negozi e cittadini di far girare l'economia. Una lieve ripartenza, ma non senza restrizioni e così l'Italia diviene Cenerentola: a mezzanotte tutti a casa.
Le zone
Fino alla scadenza del Dpcm attualmente in vigore, i 21 parametri che stabiliscono l'attribuzione delle Regioni alle zone gialle, arancioni e rosse non cambieranno.
Sarà invece un tavolo tecnico - composto, oltre alle Regioni, dall'Istituto superiore di Sanità e dal ministero della Salute - a valutare le eventuali modifiche da inserire nel prossimo provvedimento. Questo è quanto giunge da alcune fonti del governo.
Per il momento
Quindi, c'è il "no" del governo al pressing per la "semplificazione" dei criteri, di conseguenza il monitoraggio delle prossime ore sarà basato sullo schema finora utilizzato. Ciò potrebbe determinare il passaggio in zona rossa di Puglia, Basilicata, Abruzzo e Sicilia. In bilico Emilia Romagna e Liguria.
Ma sempre il governo ha concesso due aperture ai presidenti delle Regioni: una sorta di "coordinamento politico" per il prossimo Dpcm e, soprattutto, la possibilità di chiedere i ristori per le categorie colpite dai provvedimenti anche se sono i governatori e non l'Esecutivo nazionale, d'intesa con il ministro della Salute, a decidere le misure restrittive.
A tenere banco
Nella riunione tra Governo e Regioni è stato ovviamente il prossimo Dpcm, quello che conterrà indicazioni relative al periodo natalizio. Conte, i ministri e gli scienziati ripetono che dovrà essere un "Natale più sobrio", senza feste, veglioni, baci e abbracci perché "una settimana di socialità scatenata significherebbe pagare a gennaio un innalzamento brusco della curva".
"Il cenone classico con 20 persone - ha confermato Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato tecnico-scientifico - quest'anno non ce lo possiamo permettere".
Ma c'è anche un altro allarme
Ossia quello dell'assalto a negozi e centri commerciali per lo shopping sotto le feste. Anche se qualche apertura ci sarà, ha detto Conte per non affossare ulteriormente il commercio.
Nei prossimi giorni verrà stabilita la linea da seguire magari con un "Dpcm ponte" per il periodo natalizio, così da sospendere l'automatismo delle fasce, allentare il coprifuoco nazionale e consentire l'apertura serale di bar e ristoranti o lo spostamento tra le regioni rosse e arancioni per permettere di raggiungere i parenti più stretti.(IlMattino/UnioneSarda)
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