Il Lutto - Luis Del Sol, ex calciatore 'leggenda' del calcio, protagonista con le maglie di Real Madrid, Juventus e della Roma, è morto oggi all'età di 86 anni.
Ne ha dato notizia sui propri social il Betis, poco dopo l'annuncio è stato dato anche dal Real Madrid.
Al Betis da quando aveva 16 anni era passato al Real Madrid con cui aveva vinto due titoli della Liga, una Coppa dei campioni, una Intercontinentale e una coppa nazionale.
Lutto nel calcio - Nel 1962 si era trasferito alla Juventus diventando il primo spagnolo a vestire la maglia bianconera, per poi vincere lo scudetto
Nell'estate del 1970 era passato alla Roma, con Bob Vieri e Zigoni, nell'ambito dell'affare che porto' Capello, Spinosi e Landini alla Juve.
Nel 1972-73 il ritorno al Betis per chiudere la carriera nella squadra del cuore, della quale in tre occasioni e' stato anche allenatore.
16 le presenze e 3 i gol con la maglia della Spagna, con cui vinse gli Europei del 1964.
Ci sono soprannomi che riescono a tradurre le caratteristiche di un giocatore, a maggior ragione se il battesimo arriva da un compagno di squadra.
Nel Real Madrid, è il grande Alfredo Di Stefano a definire Luis Del Sol "Il postino" per indicare come Luis agisca per tutto il campo per consegnare il pallone ai compagni
Un centrocampista che lega il gioco attraverso un'andatura a strappi, derivante anche dall'aver giocato precedentemente in posizione più avanzata.
Temprato nell'acciaio atleticamente e moralmente, egli risulta preziosissimo nel doppio compito di offesa e difesa".
Un giocatore di cui piace soprattutto l'essenzialità, "far bene non solo le cose difficili, ma anche e soprattutto le cose facili".
Il movimento continuo di Luis rappresenta talmente un'anomalia nel CALCIO italiano da diventare oggetto di studio.
In un pezzo intitolato 'Il pianeta Del Sol', Hurrà Juventus indaga "la 'marziana' resistenza allo sforzo del maratoneta spagnolo» attraverso il contributo scientifico del dottor Mauro Sgarbi, medico della Juventus, e del professor Vittorio Wyss, Direttore del Centro di Medicina dello Sport di Torino.
Concludendo che «l'esito è semplice e sbalorditivo: Del Sol non è un fenomeno, ma soltanto un uomo che rintraccia sempre nuove forze grazie ad una volontà spinta al parossismo".
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