«Divieto di ingresso per chi arriva da Paesi a rischio». Lo dispone un'ordinanza firmata dal ministro della Salute, Roberto Speranza, sentiti i ministri degli Affari Esteri, dell'Interno e dei Trasporti.
Divieto di ingresso e transito
Divieto di ingresso e transito in Italia per chi nei quattordici giorni antecedenti ha soggiornato o è transitato in tredici Paesi. Questo l'elenco: Armenia, Bahrein, Bangladesh, Brasile, Bosnia Erzegovina, Cile, Kuwait, Macedonia del Nord, Moldova, Oman, Panama, Perù, Repubblica Dominicana.
Pandemia nel mondo e divieto
«Nel mondo la pandemia è nella sua fase più acuta. Non possiamo vanificare i sacrifici fatti dagli italiani in questi mesi», dice Speranza. Al fine di garantire un adeguato livello di protezione sanitaria sono sospesi anche i voli diretti e indiretti da e per i Paesi indicati nell'ordinanza. La scelta, sottolinea Speranza, è stata quella della «massima prudenza». Un divieto ferreo!
Il record del Texas, niente convention repubblicana
Il Texas ha toccato un nuovo record giornaliero di decessi collegati al coronavirus: 98 in 24 ore. Il bilancio delle vittime si è così aggravato a 2.813 mentre i casi sono 220.564, 9.979 in più in un giorno. Il tasso di positività nello Stato della stella solitaria ha toccato un nuovo picco al 15%. Il sindaco di Houston, Sylvester Turner, cancella la convention repubblicana in Texas esercitando il diritto a rescindere il contratto da parte della struttura ospitante designata, il George Brown Convention Center. Il primo cittadino, un democratico, ha spiegato che non vi è alcuna motivazione politica dietro questa decisione ma che è legata al rischio coronavirus e alla crescita esponenziale dei contagi. Alla convention, in programma dal 13 al 18 luglio prossimi, erano attese oltre 6 mila persone.
In Brasile più di mille vittime in un giorno
Non accenna ancora a scendere la curva del coronavirus in Brasile, dove da ultimo è rimasto contagiato anche il presidente della repubblica, Jair Bolsonaro: il gigante sudamericano ha registrato ulteriori 1.223 decessi e 44.571 contagi nelle ultime 24 ore, secondo i dati aggiornati dal Consiglio nazionale dei segretari sanitari (Conass) e dal ministero della Sanità. Il numero complessivo dei casi confermati di Covid-19 nel Paese è dunque salito a 1.713.160, mentre il totale delle vittime dall'inizio della pandemia ha raggiunto quota 67.694. Stabile al 4% il tasso di letalità (ovvero la percentuale di decessi rispetto al numero di malati), mentre l'indice di mortalità è pari a 32,3 persone ogni 100 mila abitanti. Vige ancora il divieto di assembramenti nei luoghi pubblici.
A Melbourne torna il lockdown
Scatta di nuovo il lockdown a Melbourne, in Australia, colpita da una nuova ondata di contagi da coronavirus. Per sei settimane gli abitanti della capitale dello Stato di Victoria resteranno chiusi in casa. La decisione del premier Daniel Andrews è arrivata dopo i 191 nuovi casi di Covid-19 in sole 24 ore. Gli studenti torneranno a seguire le lezioni da casa e a bar e ristoranti sarà consentito soltanto il servizio da asporto.
Record di contagi a Tokyo
Tokyo ha confermato 224 casi Covid-19, un record di contagi accertati in un solo giorno, raggiungendo per la prima volta 200 casi dal 17 aprile quando ne furono registrati 206. I casi confermati quotidianamente per la capitale sono aumentati nell'ultima settimana circa, ma il governo di Tokyo ha detto che ciò è dovuto principalmente al fatto che un numero maggiore di persone si è sottoposto a test, specialmente coloro che lavorano in strutture di intrattenimento notturno, come gli host club e gli hostess bar. La maggior parte degli individui infettati di recente ha circa 20 e 30 anni. Tokyo ha attualmente sei pazienti affetti da coronavirus che si trovano in condizioni critiche, mentre la città non registra nessun decesso confermato per due settimane.
Multe in Catalogna a chi non ha la mascherina
In Catalogna a partire da oggi saranno multati con 100 euro coloro che andranno in giro nei luoghi pubblici senza mascherina. Lo ha annunciato ieri il presidente della Generalitat, Quim Torra, durante la sessione plenaria del Parlamento. Il Procicat, il comitato tecnico incaricato di guidare l'emergenza coronavirus, ha approvato la misura dopo che a Lleida un ritorno del virus ha costretto i 200mila abitanti della regione di Segrià a essere confinati.
Caos a Belgrado, divieto del coprifuoco
Dopo due notti di scontri tra polizia e manifestanti che si opponevano ad un ritorno del coprifuoco, la premier serba Ana Brnabic ha dichiarato che non verrà reimposto il coprifuoco nel weekend nella capitale Belgrado. Nei nuovi scontri avvenuti ieri sera a Belgrado sono rimasti feriti 19 poliziotti e 17 dimostranti. E' il bilancio riferito oggi dai media che citano fonti ospedaliere. Nessuno dei feriti è in gravi condizioni. Per il secondo giorno consecutivo ieri sera migliaia di persone, dopo un inizio di manifestazione pacifica davanti al parlamento per protesta contro le prospettate nuove misure restrittive per contenere il contagio da coronavirus, si sono scontrate a lungo con la polizia nel centro della capitale, lanciando pietre, bottiglie e fumogeni. Gli agenti hanno risposto con manganelli e gas lacrimogeni. Gli scontri si sono placati intorno alla mezzanotte. Fonte: La Repubblica