Giorgia Meloni
Giorgia Meloni

Le conversazioni private tra Giorgia Meloni e i dirigenti di Fratelli d’Italia stanno scuotendo il panorama politico italiano. Nel libro Fratelli di Chat di Giacomo Salvini (Paperfirst), emergono dichiarazioni sorprendenti e spesso imbarazzanti sulla premier e i suoi attuali alleati di governo. Dalle frecciate contro Matteo Salvini e Giancarlo Giorgetti, definiti “i migliori… leccaculo”, fino a commenti più pesanti su presunti legami del leader della Lega con spacciatori, i messaggi trapelati dipingono un quadro di rapporti interni tutt’altro che sereni.

Meloni e il giudizio impietoso su Salvini e Giorgetti

Una delle rivelazioni più eclatanti riguarda il vicepremier Matteo Salvini e il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. In un messaggio interno alla chat di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni li etichetta in modo sprezzante:

“I migliori… leccaculo.”

Ma non è l’unico affondo al leader leghista, che viene più volte apostrofato con espressioni denigratorie, come "porello", "poveretto", "un bambino viziato e disadattato". Inoltre, secondo il libro, si farebbero anche riferimenti a presunti contatti di Salvini con spacciatori, aggiungendo un ulteriore elemento di tensione nella coalizione di governo.

Edmondo Cirielli e le accuse a Berlusconi

Nei messaggi emersi dal libro, non mancano attacchi a Forza Italia e al suo fondatore, Silvio Berlusconi. Edmondo Cirielli, attuale viceministro degli Esteri, avrebbe scritto nella chat:

"Basta appecoronarsi a questi banditi ladri."

Un’affermazione che rivela il clima di diffidenza e ostilità tra FdI e gli ex alleati di centrodestra, almeno nel periodo precedente la nascita del governo Meloni.

Tommaso Foti e l’elogio a Mussolini

Alcune frasi emerse dal libro fanno discutere anche per il loro contenuto ideologico. Il ministro agli Affari Europei Tommaso Foti avrebbe scritto nella chat, riferendosi al Palazzo di Piazza Venezia:

"Da lì parlava un Gigante."

Un chiaro riferimento a Benito Mussolini, che apre il dibattito sulle radici culturali e politiche di FdI e sui suoi legami con il passato neofascista.

Le teorie complottiste di Meloni su Trump e Capitol Hill

Un altro elemento sorprendente delle chat segrete riguarda il complotto sulle elezioni USA 2020 e l’assalto a Capitol Hill. Giorgia Meloni avrebbe sostenuto in privato che l’attacco fosse stato organizzato dai Democratici per screditare Donald Trump e che le elezioni fossero state truccate per impedirgli la rielezione.

L’attacco a Forza Nuova e il caso CGIL

Nel 2021, dopo l’assalto alla sede della CGIL da parte di Forza Nuova, Meloni avrebbe ipotizzato che l’azione fosse stata orchestrata per danneggiare Fratelli d’Italia:

"Ricordiamoci che c’è ancora qualche presunto ‘fascista’ a giocare contro di noi."

Questo suggerisce che la leader di FdI sospettasse manovre politiche interne per screditare il suo partito.

La caccia agli "infami" e la chiusura della chat

L’uso dell’espressione "infami", tipica della criminalità organizzata, è ricorrente nei messaggi di Giorgia Meloni, con riferimento a giornalisti, intellettuali e politici che criticano Fratelli d’Italia. Ma il termine viene usato anche per individuare i “traditori” interni al partito, accusati di passare informazioni alla stampa.

Dopo le prime fughe di notizie dalle chat, Meloni avrebbe deciso di chiuderle definitivamente nell’ottobre 2024, avviando una vera e propria caccia alla “talpa”. Tuttavia, non è mai stato individuato il responsabile della fuga di informazioni.

La reazione del governo: Crosetto e Fazzolari minimizzano

La pubblicazione del libro ha scatenato reazioni furiose nel governo. Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha ventilato l’ipotesi di denunciare gli autori del libro e chi ha fatto trapelare le conversazioni.

Anche Giovanbattista Fazzolari, uno dei fedelissimi di Meloni, ha cercato di minimizzare, affermando:

"Sono battute di diversi anni fa, fatte in una chat ristretta, quando i rapporti con la Lega non erano buoni. Pubblicare conversazioni private fuori contesto può rovinare anche le migliori amicizie. Con Salvini c’è un rapporto di stima e collaborazione."

Il caso Daniela Santanchè: le chat sulla pandemia

Un’altra rivelazione riguarda Daniela Santanchè, attuale ministra del Turismo. Durante la pandemia di Covid-19, nelle chat di Fratelli d’Italia esprimeva preoccupazione non tanto per la salute pubblica, ma per l’impatto delle restrizioni sulle sue aziende.

Inizialmente, a marzo 2020, avrebbe scritto:

"Meglio chiudere tutto per evitare che i lavoratori non si presentino."

Ma quando il governo Conte ha imposto il blocco dei licenziamenti, la sua posizione cambia drasticamente:

"La distruzione dell’impresa e migliaia di posti di lavoro è inaccettabile. Non si può vietare per decreto di licenziare!"

Queste affermazioni sollevano interrogativi sul conflitto di interessi tra il suo ruolo politico e le sue attività imprenditoriali.

Le rivelazioni contenute nel libro Fratelli di Chat minano la coesione della maggioranza e aprono nuove tensioni tra i principali esponenti del governo. Se da un lato Meloni ha preso le distanze da quelle conversazioni, dall’altro l’opposizione e l’opinione pubblica si interrogano sul reale clima all’interno di Fratelli d’Italia e sulle dinamiche della coalizione di centrodestra.

Mentre il governo cerca di arginare i danni politici, queste chat private gettano nuova luce sulle tensioni interne e sulle strategie di potere che si celano dietro i volti pubblici della politica italiana.

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