Gaza, i primi quattro italiani lasciano la Striscia. Colpito ancora il campo profughi a Jabalya
Prosegue la guerra in Medio Oriente con una serie di sviluppi significativi. Quattro italiani, volontari di organizzazioni non governative internazionali, hanno lasciato la Striscia di Gaza attraverso il Valico di Rafah, che è stato temporaneamente aperto per permettere evacuazioni di stranieri e feriti.
Nel frattempo, si è verificato un nuovo raid israeliano nel campo profughi di Jabalya, situato nel sud della Striscia di Gaza. Il ministero dell'Interno di Hamas riporta decine di morti e feriti a seguito di questo attacco. Il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato che questa è "la guerra più giusta" e che l'obiettivo è proseguire fino alla vittoria.
Il Segretario di Stato degli USA, Antony Blinken, ha espresso preoccupazione e ha chiesto l'apertura di un corridoio umanitario per la distribuzione di aiuti umanitari. Ha avvertito inoltre chesenza di esso, una "escalation è più probabile".
Un gruppo di quattro italiani, volontari di organizzazioni non governative, tra cui uno con una moglie palestinese, ha lasciato la Striscia di Gaza attraverso il Valico di Rafah, assistiti dal personale dell'Ambasciata d'Italia al Cairo. Il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha dichiarato che è lieto di confermare questa evacuazione.
Il capo degli affari umanitari delle Nazioni Unite, Martin Griffiths, ha denunciato l'attacco al campo profughi di Jabalya, descrivendolo come "l'ultima atrocità che ha colpito gli abitanti di Gaza". Ha anche espresso preoccupazione per l'escalation del conflitto e la mancanza di azione internazionale per porre fine alla guerra.
L'esercito israeliano sta lavorando per scoprire i tunnel sotterranei utilizzati da Hamas, con l'obiettivo di colpire i militanti responsabili. La Giordania intanto ha richiamato il proprio ambasciatore da Tel Aviv e ha comunicato che non rimanderà il suo omologo israeliano ad Amman.
Ismail Haniyeh, leader di Hamas, ha dichiarato che per ottenere il rilascio degli ostaggi è necessario un cessate il fuoco a Gaza e ha informato i mediatori dei negoziati in questo senso. Ha anche affermato che gli ostaggi israeliani nella Striscia stanno subendo le stesse difficoltà dei palestinesi.
In un blitz di terra condotto da Israele a Gaza uccisi 15 soldati israeliani. Allo stesso tempo, razzi lanciati da Gaza hanno costretto la popolazione a Tel Aviv e nel centro di Israele a rifugiarsi.
Il leader di Hamas, Ismail Haniyeh, ha dichiarato che l'attentato del 7 ottobre è stato una reazione alle politiche del governo Netanyahu. Ha anche accusato Israele di perpetrare "barbari massacri contro civili disarmati" e ha affermato che la loro malvagità non li salverà dalla sconfitta. Haniyeh ha ribadito che non ci sarà stabilità regionale senza libertà e indipendenza per i palestinesi.