Blitz a Salerno: interrotto rave party abusivo a Giovi
Una festa illegale scoperta dalle forze dell’ordine, presenti anche 12 minori
Nella notte tra sabato e domenica, le forze dell’ordine hanno interrotto un rave party abusivo organizzato a Giovi, rione collinare di Salerno. L’operazione, coordinata dalla Questura, ha coinvolto polizia, carabinieri e Guardia di Finanza, portando allo smantellamento di un evento non autorizzato che aveva radunato centinaia di giovani.
125 identificati, tra cui 12 minori
Gli agenti hanno fatto irruzione nel terreno dove la festa era ancora in corso, identificando 125 partecipanti maggiorenni, molti dei quali tra i 24 e i 25 anni. Sono stati trovati anche 12 minori, che dopo gli accertamenti sono stati affidati alle rispettive famiglie.
Musica ad alto volume e uso di stupefacenti
Secondo una prima ricostruzione, il rave sarebbe iniziato nel tardo pomeriggio di sabato e sarebbe proseguito per tutta la notte. Numerosi residenti della zona hanno segnalato la musica a volume elevato proveniente dal terreno. Durante il blitz, le forze dell’ordine hanno sequestrato sostanze stupefacenti, utilizzate per lo “sballo” tipico di questi eventi. Al momento, il sequestro è stato registrato a carico di ignoti.
Le indagini e il ruolo del proprietario del terreno
La DIGOS della Questura di Salerno sta indagando per risalire agli organizzatori dell’evento. Sotto esame anche la posizione del proprietario del terreno, che sarà ascoltato per chiarire eventuali responsabilità nella vicenda.
Preoccupazioni tra i residenti
L’episodio ha generato preoccupazione tra gli abitanti di Giovi, che temono i rischi legati all’abuso di alcol e sostanze stupefacenti, fenomeni spesso associati a rave party. Oltre al disturbo alla quiete pubblica, gli eventi di questo tipo sollevano questioni legate alla sicurezza dei partecipanti e al degrado delle aree coinvolte.
Provvedimenti in arrivo
Le indagini proseguono per identificare i responsabili dell’organizzazione e valutare l’adozione di ulteriori provvedimenti legali. L’episodio riaccende il dibattito sulla necessità di contrastare con maggiore efficacia i raduni abusivi, che rappr