Ingiurie, offese e parolacce per il cane: panico nella casa del Signore nell'Avellinese. Nei guai il "fedele" che si è arrabbiato con chi voleva che lasciasse la chiesa con l'amico a quattro zampe.
Ingiurie nella casa del Signore, arrestato
Disturba la messa e inveisce contro i Carabinieri intervenuti. E’ accaduto ieri sera nell'Avellinese, dove un 45enne è stato arrestato in quanto ritenuto responsabile di resistenza e violenza a pubblico ufficiale, detenzione e porto abusivo di arma bianca e rifiuto di indicazione sulla propria identità personale.
La vicenda
Intorno alle 19.30, su richiesta della Centrale operativa del Comando provinciale dei Carabinieri, la pattuglia della Sezione radiomobile della Compagnia di Avellino è intervenuta nella chiesa del Santissimo Rosario.
Un 45enne di Atripalda, entrato in chiesa con il suo cane, stava infatti disturbando i fedeli impegnati nella messa serale della Domenica delle Palme.
L’uomo non si è fermato neanche alla vista dei militari, anzi, all’arrivo dei Carabinieri, ha iniziato a inveire con frasi ingiuriose, rifiutandosi peraltro di fornire le proprie generalità ed opponendo un’energica resistenza.
Con non poca fatica i militari sono riusciti a tranquillizzare l’esagitato che, sottoposto a perquisizione, è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico. Su disposizione della Procura di Avellino, l’uomo è stato posto ai domiciliari. (Cronache della Campania).
Assegno unico in arrivo per ogni figlio: a chi spettano e come averli
È arrivato il decreto legge relativo all’assegno unico per i figli. Dopo mesi e mesi di stand by finalmente domani 30 marzo il Senato inizierà l’esame del disegno di legge del provvedimento che rivoluziona gli aiuti alle famiglie.
Come aveva anticipato la ministra Bonetti e come ha confermato il premier Draghi, dal 1° luglio 2021 tutte le famiglie che hanno un figlio fino a 21 anni a carico riceveranno fino a 250 euro.
Questo al mese per ogni figlio, con una maggiorazione per i figli disabili.
L’importo sarà modulato in base all’Isee e diviso in parti uguali tra i genitori.
Secondo alcune stime 1,3 milioni di famiglie riceveranno meno, rispetto ai bonus attuali
Si tratta di una piccola rivoluzione che azzera tutti gli attuali strumenti e benefici a favore delle famiglie e li fa convogliare nel nuovo assegno, anche se secondo alcune stime, 1,3 milioni di famiglie riceveranno meno rispetto ai bonus attuali: a essere penalizzati dovrebbero essere i lavoratori dipendenti a favore di autonomi e incapienti.
Assegno unico per le famiglie, cos’è e a chi spetta
L’assegno unico sarà un contributo mensile o un credito d’imposta di cui le famiglie potranno beneficiare per ciascun figlio da 0 fino ai 21 anni di età.
In caso di maggiore età potrà essere erogato direttamente ai figli.
Sarà di importo fino a 250 euro circa (con una maggiorazione per i disabili), ha assicurato il premier Draghi. L’ammontare dell’assegno sarà modulato in base all’Isee e diviso in parti uguali tra i genitori.
È prevista una maggiorazione a partire dal secondo figlio e un aumento tra il 30% e il 50% in caso di figli disabili.
L’assegno andrà a tutte le famiglie, compresi incapienti, autonomi e partite Iva, finora escluse perché gran parte dei sostegni sono legati al contratto di lavoro (dipendente) o a detrazioni.
Come ottenere l'assegno unico
Per aver diritto all’erogazione dell’assegno unico devono essere rispettati i seguenti requisiti:
l’assegno è riconosciuto a tutti i lavoratori cittadini italiani, titolari di un reddito da lavoro dipendente a tempo indeterminato o determinato, autonomi, o con partita Iva;
l’assegno spetta anche ai genitori single con figli fiscalmente a carico;
per i soggetti cittadini UE o Extra UE è necessario:
avere il permesso di soggiorno (per soggiornanti di lungo periodo o per motivi di lavoro o di ricerca di durata almeno annuale);
versare l’Irpef in Italia; vivere con i figli a carico nel nostro Paese; essere stato o essere residente in Italia per almeno due anni, anche non continuativi, ovvero essere in possesso di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o di durata almeno biennale. (Economia e finanza).
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