In epoca di Covid ha certamente un ruolo primario la volontà di evitare ulteriori contagi, non tutti però sono a favore di un vaccino (e conseguente Green Pass) su cui ci sono ancora dei dubbi, alcune aziende, come la Sterilgarda, però mettono i propri dipendenti in condizioni di non poter scegliere.
L'azienda in questione infatti avrebbe intenzione di sospendere tutti i propri dipendenti che non vogliono somministrarsi il vaccino. Certamente si tratta di una forte campagna di sensibilizzazione, ma a che prezzo?
Green Pass alla Sterilgarda
A quel punto diventerebbe una scelta obbligata e, almeno fino a questo momento, non dovrebbe essere così. Ognuno può decidere per se stesso.
Mettere però un operaio in
condizioni di non lavorare senza avere il Green Pass, come nel caso in questione della Sterilgarda, significa "
O ti fai il vaccino o diventi povero". Non ci sono altre alternative.
Passo indietro
Stiamo parlando infatti di una vera e propria forma di discriminazione che non fa altro che alimentare l'attrito tra i precari e le grandi aziende.
La Sterilgarda però successivamente ha fatto un passo indietro. Ha dichiarato che le sue parole erano state mal interpretate. Questa era la prima lettera: "
Da settembre i lavoratori privi di green pass avrebbero potuto ricevere una sospensione dello stipendio perché non avrebbero avuto accesso allo stabilimento".
Polemica No vax
La nota azienda Sterilgarda però ha cambiato idea a proposito del Green Pass a seguito di alcune contestazioni ed ha precisato: "
Nessuno verrà licenziato. Sarà avviato un tavolo con i sindacati. Interpretazioni errate nate dal comunicato di ieri".
La polemica era montata nelle ultime ore sui social, soprattutto da parte dei No-Vax: "
Tutto questo – conclude l’azienda – in attesa che il governo e le parti sociali prospettino una soluzione concordata che la nostra società si adopererà immediatamente ad applicare".
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