Filippo Turetta ha ucciso Giulia Cecchettin. Le ricerche che hanno portato al tragico ritrovamento del cadavere di Giulia Cecchettin hanno avuto un elemento cruciale: il Targa System. Questo sistema, basato su telelaser, è diventato la chiave di volta che ha guidato gli investigatori nella zona del lago di Barcis. Ma cosa è esattamente il Targa System e come ha contribuito alle indagini?

Il Targa System è un sistema avanzato di software e telecamere di lettura targhe utilizzato per il controllo stradale e la sicurezza. Il suo funzionamento è basato sulla scansione delle targhe delle auto che transitano in un determinato tratto di strada. Questo sistema verifica la regolarità dell'assicurazione, della revisione e del veicolo in generale.

Il sistema è certificato e utilizzato dalle forze dell'ordine per individuare irregolarità come auto rubate, veicoli sotto sequestro o nella blacklist della Polizia, e auto senza copertura assicurativa o revisione. Inoltre, è in grado di riconoscere veicoli intestati a "prestanome" utilizzati in attività criminali.

Il Targa System, grazie a telecamere fisse o su veicoli in movimento, legge le targhe delle auto e invia le informazioni a un server che verifica la situazione del veicolo presso il Ministero dei Trasporti. Se il veicolo è in violazione delle norme, viene inviata una notifica agli agenti più vicini per l'intervento immediato.

Una delle caratteristiche importanti del Targa System è la sua capacità di funzionare in diverse condizioni, compresi momenti notturni e con pioggia. Le immagini acquisite mantengono la massima nitidezza a colori, consentendo una verifica senza intoppi.

Nel caso di Giulia Cecchettin, il Targa System ha giocato un ruolo cruciale nel tracciare il percorso della Fiat Punto nera di Filippo Turetta, l'ex fidanzato di Giulia, portando al suo ritrovamento vicino al lago di Barcis. La sua rapida azione e precisione hanno contribuito a dare una svolta alle indagini, aprendo nuovi scenari nell'investigazione sulla morte di Giulia Cecchettin.

L'appello del magistrato al giovane Filippo Turetta ancora irreperibile:

Il procuratore di Venezia, Bruno Cherchi, aveva precisato sul caso: “C’è stata un’aggressione. Sulla base del video che la riprende, degli accertamenti irripetibili e del fatto che i ragazzi non si trovano più, non potevamo che procedere così. C’è anche da considerare il fatto che sono passati ormai 6 giorni dalla scomparsa”.

Sabato, lo stesso Cerchi ha lanciato un nuovo appello rivolto a Filippo Turetta: “È un appello al ragazzo affinché si costituisca e possa dare la propria versione dei fatti. Speravamo di non dover dare questa notizia (il ritrovamento del corpo di Giulia Cecchettin, ndr) ma la ricostruzione dei fatti che potrebbe fare Turetta sarebbe molto importante, anche per lui stesso. Per questo ribadisco: non continui questa sua fuga e si costituisca“.

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