La famiglia di Emanuela Orlandi, in particolare il fratello Pietro e la sorella Natalina, ha tenuto una conferenza stampa insieme all'avvocato Laura Sgro per replicare a delle recenti notizie che stanno suscitando interesse su una possibile pista investigativa sulla scomparsa della ragazza all'interno della loro famiglia.

Il tg La7 ha riportato di molestie da parte di uno zio, molestie rivolte alla sorella di Emanuela, Natalina Orlandi, che ha confermato di esserne stata vittima. Tuttavia, ha specificato che si trattava di avance verbali durate poco e finite nel nulla. La famiglia Orlandi esclude che le molestie siano state perpetrate anche su Emanuela.

«La cosa risale al 1978, ma con mio zio non c'è stato nulla. Lavoravamo insieme con mio zio, da lui sono state fatte semplici avance verbali, un regalino, poi quando ha visto che non c'era nessuna possibilità è finito tutto lì. Non c'è stato altro».

«Non dissi nulla a mio padre, solo al mio fidanzato Andrea poi diventato mio marito. E ne parlai in confessione col nostro padre spirituale. E ora questa cosa insignificante è stata venduta come chissà quale scoop».

«Questo fu il rapporto con mio zio. E infatti le nostre famiglie sono unite. Io questa cosa la tenni per me. Poi nell'83 mi hanno chiamato e subii un interrogatorio. Erano cose che sapevano tutti, magistrati inquirenti e investigatori. È finita lì e non portò a nulla», 

Natalina Orlandi ha anche chiarito che la somiglianza tra lo zio e l'identikit di un uomo sospettato per la scomparsa di Emanuela è ridicola, in quanto all'epoca lo zio era a Roma e aveva più di 50 anni. Inoltre, il fratello di Emanuela, Pietro Orlandi, ha affermato che lo zio era lontano da Roma il giorno della scomparsa della sorella.

La famiglia Orlandi ha lanciato accuse al Vaticano e al promotore di giustizia. Sostiene che "qualcuno" sta facendo di tutto per spostare l'attenzione all'esterno, per scaricare le responsabilità sulla famiglia stessa. Pietro ha anche fatto un appello ai senatori perché indaghino sul caso e ha rinnovato la sua richiesta di incontrare Papa Francesco per raccontargli "delle carogne che ha attorno, laici e prelati".

"Qualcuno all'interno del Vaticano sta facendo di tutto per spostare l'attenzione all'esterno, per scaricare qualunque responsabilità su altri, addirittura sulla famiglia. Diddi sta lavorando per arrivare a una verità di comodo, non alla verità".

emanuela orlandi

Emanuela Orlandi, interviene anche l'avvocato Laura Sgrò

L'avvocato della famiglia Orlandi, Laura Sgrò, ha criticato la divulgazione di notizie private sulla vita di Natalina. L'ha definita "macelleria della vita delle persone", precisanto che la famiglia esclude che le molestie siano state la pista giusta per scoprire le cause della scomparsa di Emanuela.

Tortoreto in lacrime per Renato Di Remigio: addio a un giovane papà
Malore mentre cena con gli amici, farmacista muore a 46 anni