SCUOLA. Il Presidente della regione Campania lo aveva detto e a quanto mare la sua profezia si è avverata, se di profezia si vuol parlare.
I maggiori casi di positività arrivano proprio dalle scuole e da quella fascia di bambini che ancora non è vaccinata e che il buon
Vincenzo De Luca intendeva in qualche modo preservare in vista del picco.
Le cifre ballerine sugli studenti positivi da tre giorni tengono banco. E una confusione comunicativa, a cui si aggiunge il bollettino "nero" dei contagi. Ancora una volta la contrapposizione istituzionale, come già raccontato da Repubblica, vede da una parte il presidente della Regione e dall'altra il ministero dell'Istruzione.
Il ministro Patrizio Bianchi
Ha promesso, per le scuole, la semplificazione dei protocolli per la gestione dei casi Covid.
Le attuali procedure sono farraginose e inutilmente complicate. "Ed ora stanno generando un paradosso: gli alunni sani stanno a casa, i contagiati a scuola" afferma il preside dell'istituto comprensivo Bracco, Dario Spagnuolo.
Nella sua scuola ci sono 200 alunni in Dad, che potrebbero rientrare in presenza, ma sono bloccati a casa perché non riescono ad ottenere dalla Asl prima e dal pediatra poi il certificato che li riammetterebbe nella comunità scolastica.
Insomma regna il caos e a metterci ancora una volta e come sempre sono i più giovani, i bambini.
Sia attende ora la consueta diretta del venerdì del presidente della regione Campania con eventuali sue nuove decisioni in merito.(Repubblica)
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