macchina dei carabinieri

A Napoli, due uomini sono stati arrestati con l’accusa di tentato omicidio e lesioni gravi nei confronti di una coppia. L'aggressione, avvenuta la mattina del 20 maggio 2023 nella zona collinare della città, ha rivelato una faida familiare che durava da tempo. Le indagini condotte dalla Polizia di Stato e coordinate dalla Procura di Napoli hanno chiarito le dinamiche dietro il violento attacco, che inizialmente era stato descritto come opera di sconosciuti.

La dinamica dell'aggressione

Il fatto si è verificato nei pressi dell’abitazione delle vittime, una tranquilla zona residenziale collinare. La mattina del 20 maggio, un uomo è stato brutalmente aggredito e ferito gravemente con un’arma da taglio, finendo in condizioni critiche all'ospedale CTO di Napoli. Inizialmente, l’uomo aveva raccontato di essere stato attaccato da un gruppo di sconosciuti, alimentando così una pista investigativa che sembrava puntare verso una casuale aggressione.

Le indagini e la svolta

Tuttavia, le indagini della Squadra Mobile di Napoli, coordinate dalla Procura, hanno presto svelato un'altra verità. Grazie alle dichiarazioni fondamentali della moglie della vittima, che ha assistito all’aggressione, è emerso che gli assalitori non erano sconosciuti, bensì due cugini delle vittime. Le testimonianze hanno rivelato che l’aggressione era il culmine di una lunga faida familiare, caratterizzata da dissidi e tensioni non risolte, che avevano esasperato gli animi fino a sfociare in violenza.

Un attacco pianificato

Le indagini hanno inoltre confermato che l'attacco non era stato casuale, ma meticolosamente pianificato. I due cugini, esasperati dai continui conflitti familiari, avevano deciso di vendicarsi in modo violento, attaccando la coppia nelle prime ore del mattino, nei pressi della loro abitazione. La moglie, pur gravemente scossa, è stata in grado di riconoscere i due aggressori durante un confronto fotografico, fornendo così agli inquirenti la prova decisiva per identificare e arrestare i responsabili.

Grazie alla testimonianza della moglie e al riconoscimento fotografico, il quadro è diventato chiaro agli inquirenti, che hanno ottenuto l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per i due cugini, accusati di tentato omicidio e lesioni gravi. I due sono stati arrestati e dovranno ora affrontare un processo che potrebbe portare a condanne pesanti.

Il caso dell’aggressione del 20 maggio mette in luce come vecchi rancori e conflitti familiari possano degenerare in episodi di estrema violenza. La prontezza della moglie della vittima nel fornire dettagli cruciali ha permesso alle autorità di risolvere rapidamente il caso e di fermare i responsabili prima che potessero colpire di nuovo.

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