Domani saranno eseguiti gli esami autoptici su Thiago, il bambino di sette mesi che Giulia Tramontano portava in grembo al momento della sua morte.

Recentemente è stato designato un medico legale neonatologo, incaricato di condurre esami molto specifici nel contesto di un incidente probatorio, al fine di determinare se Thiago, al momento della morte di sua madre, fosse pronto per nascere. La risposta attesa riguarda quindi le ore di vita del feto.

L'avvocato della famiglia Tramontano, Giovanni Cacciapuoti, spiega chiaramente la questione medico-legale: "Non sappiamo se lo stress dell'azione omicidiaria possa aver causato un aumento dell'ossitocina. Se fosse iniziato il travaglio, potremmo valutare l'ipotesi di una modifica dell'accusa, con l'aggiunta del capo d'imputazione di duplice omicidio".

Giulia Tramontano, domani l'autopsia su Thiago

Questo è un aspetto squisitamente giuridico, poiché si potrebbe sostenere, come è già accaduto in tragici casi simili in passato, che se è necessaria un'autopsia per accertare l'inizio del travaglio con la presunta vicinanza al parto e quindi l'imminente nascita, ciò implicherebbe l'assenza di dolo nell'azione omicidiaria del feto da parte di Impagniatiello, che tra l'altro non ha mai colpito la compagna al ventre.

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