Rocio Espinoza Romero investita e uccisa a Milano, l'autista del tir ai domiciliari
Le 4 chiamate di Francesco Monteleone al padre dopo l'incidente: «Non un caso, prova che se n'è accorto»
L’11 dicembre, alle 9:44, Rocio Espinoza Romero, 34 anni, è stata travolta e uccisa da un tir mentre attraversava viale Renato Serra a Milano. La donna, madre di due gemelli di un anno e mezzo che erano nel passeggino, è stata investita e trascinata per 13 metri. Fortunatamente, i bambini e la nonna che li accompagnava sono rimasti illesi.
Alla guida del mezzo pesante si trovava Francesco Monteleone, un autista di 24 anni. Dopo l’impatto, il giovane si è fermato per appena quattro secondi, per poi riprendere la sua corsa senza prestare soccorso. È stato rintracciato successivamente in una cava ad Arluno, dove aveva ripreso il lavoro come se nulla fosse accaduto.
Le telefonate al padre: prova della consapevolezza dell’impatto
Secondo l’analisi del cellulare, Monteleone ha effettuato quattro chiamate al padre poco dopo l’incidente (alle 9:51, 10:00, 10:04 e 10:32). Questa sequenza, sottolinea il gip Alberto Carboni nell’ordinanza, non può essere casuale. Per il giudice, queste telefonate dimostrano che l’autista era consapevole di aver investito qualcuno e, preso dal panico, cercava aiuto o consigli su come comportarsi.
L’insistenza nelle chiamate e la brevissima sosta dopo l’impatto evidenziano che Monteleone si era accorto del dramma. La decisione di fuggire, secondo il gip, è stata deliberata, nonostante il presunto stato di turbamento.
I testimoni e le immagini: ricostruzione dell’accaduto
Diversi testimoni hanno assistito alla scena, tra cui uno che ha dichiarato di aver suonato ripetutamente il clacson per avvisare l’autista del tir. Inoltre, le immagini delle telecamere mostrano Rocio che alza le braccia nel disperato tentativo di farsi notare.
Subito dopo l’impatto, Monteleone si è fermato brevemente per soli quattro secondi. Questa pausa, unita alla testimonianza, dimostra che l’autista era pienamente consapevole dell’incidente ma ha scelto di proseguire, ignorando le conseguenze delle sue azioni.
Il provvedimento: arresti domiciliari per il 24enne
Francesco Monteleone è stato arrestato con l’accusa di omicidio stradale aggravato dall’omissione di soccorso. Tuttavia, il gip ha ritenuto che le esigenze cautelari potessero essere soddisfatte con la misura degli arresti domiciliari, limitando la libertà di movimento del giovane e prevenendo il rischio di recidiva.
Una versione che non convince: i dubbi degli inquirenti
Nell’interrogatorio avvenuto nel carcere di San Vittore, Monteleone si è avvalso della facoltà di non rispondere. In precedenza, aveva dichiarato di non essersi accorto di nulla. Tuttavia, gli elementi raccolti dagli investigatori, tra cui le chiamate al padre e un messaggio inviato a un avvocato subito dopo l’incidente, contraddicono questa versione.
La tragedia di Rocio Espinoza Romero rappresenta un doloroso monito sulla necessità di maggiore responsabilità alla guida. Il caso ha scosso profondamente l’opinione pubblica e resta al centro delle indagini giudiziarie per fare piena luce su quanto accaduto.
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