Guerra Ucraina, Putin: "Amministrazione transitoria Onu e poi voto"
Il presidente russo ha lanciato l'idea di una "amministrazione transitoria" sotto l'egida dell'Onu, al fine di organizzare elezioni presidenziali "democratiche"

Il presidente russo Vladimir Putin ha avanzato una nuova proposta per il futuro politico dell'Ucraina: l'istituzione di un'amministrazione transitoria sotto l'egida delle Nazioni Unite. L'obiettivo dichiarato sarebbe quello di organizzare elezioni presidenziali "democratiche" e avviare successivamente negoziati per un accordo di pace con le nuove autorità ucraine.
Questa proposta arriva in un contesto di forti tensioni e incertezze sul futuro del conflitto. Tuttavia, molti leader occidentali restano scettici sulle reali intenzioni di Mosca e sottolineano la necessità di mantenere le sanzioni contro la Russia.
Il vertice di Parigi: divisioni sulla missione di peacekeeping
A Parigi si è tenuto un incontro di coordinamento tra i Paesi alleati per discutere le garanzie di sicurezza per Kiev. Tuttavia, non si è raggiunta l'unanimità sulla possibilità di inviare una missione di peacekeeping. Il presidente francese Emmanuel Macron ha dichiarato che la Francia e il Regno Unito lavoreranno insieme per addestrare l'esercito ucraino e supportare la sua difesa.
L'Italia, attraverso la premier Giorgia Meloni, ha ribadito la necessità di coinvolgere gli Stati Uniti nel processo decisionale e ha insistito per ottenere garanzie solide per Kiev nel contesto euro-atlantico. Mosca ha reagito duramente alle dichiarazioni di Parigi e Londra, accusandole di preparare un intervento militare mascherato da peacekeeping.
Putin: "La Russia ha l'iniziativa strategica su tutto il fronte"
Putin ha affermato che le forze russe mantengono "l'iniziativa strategica" lungo l'intera linea del fronte in Ucraina. Durante un incontro con i marinai russi a Murmansk, ha dichiarato che le operazioni militari avanzano gradualmente ma con determinazione, al fine di raggiungere gli obiettivi prefissati.
L'economia russa tra stabilità e crescita
Nonostante le sanzioni occidentali, Putin ha dichiarato che l'economia russa è "stabile e soddisfacente". Secondo i dati riportati dall'agenzia Tass, la crescita economica del Paese si attesta al 4,1%. Questo dato è stato presentato dal leader russo durante un incontro con i militari del sottomarino nucleare Arkhangelsk.
Attacco russo su Poltava e risposta ucraina
Le forze armate ucraine hanno denunciato un massiccio attacco russo con droni Shahed su Poltava, mirato a infrastrutture civili e industriali. Il comando militare ucraino ha accusato Mosca di continuare a violare il diritto internazionale colpendo obiettivi non militari.
D'altra parte, il Ministero della Difesa russo ha riferito di aver abbattuto 78 droni ucraini sul proprio territorio, segnalando un aumento delle incursioni di Kiev in diverse regioni, tra cui Voronezh, Saratov e Kursk.
Zelensky: "L'Europa deve essere al tavolo dei negoziati"
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che l'Europa deve essere parte attiva nei negoziati per la fine della guerra. Durante una conferenza stampa a Parigi, ha ribadito l'importanza di mantenere le sanzioni contro Mosca e di garantire future misure di sicurezza per Kiev.
Zelensky ha anche sottolineato la necessità di una maggiore coesione tra i leader europei, evidenziando come la direzione dell'Europa nel conflitto sia diventata "più chiara e più forte". Ha infine confermato che Francia e Regno Unito, rappresentati da Macron e dal premier britannico Keir Starmer, saranno i principali interlocutori per l'Europa nel negoziato di pace.
La proposta di Putin su un'amministrazione transitoria in Ucraina segna un nuovo capitolo nel conflitto, ma resta da vedere se verrà accolta dalla comunità internazionale. Le divisioni tra i Paesi occidentali sulla missione di peacekeeping e le continue tensioni militari complicano ulteriormente il quadro. Nel frattempo, Kiev continua a chiedere un maggiore coinvolgimento dell'Europa nel processo negoziale, mentre la Russia mantiene la sua strategia offensiva sul fronte di guerra.