Manca solo l’ufficialità, attesa entro giovedì

Ma è ormai chiaro che le misure restrittive verranno prorogate fino a dopo Pasqua. E con ogni probabilità si tratterà di uno step intermedio prima della riapertura, che potrebbe avvenire nei primi giorni di maggio. Tutte le dichiarazioni delle autorità sanitarie e dei ministri convergono.

Lo ha detto chiaramente il ministro della Salute, Roberto Speranza,

Nella serata di lunedì dopo che il presidente del Consiglio superiore di Sanità, Franco Locatelli, sull’argomento aveva risposto: “Ne riparliamo dopo Pasqua”. E adesso si pensa a come mettere a punto un piano per avvicinarsi al momento in cui qualcosa potrà riaprire. Bisogna studiare le misure per cominciare a incrinare la serrata per contenere la diffusione del coronavirus. Nelle prossime settimane si penserà alla data buona per permettere l’uscita dalle proprie abitazioni. Le indiscrezioni sono convergenti sul 4 maggio come il primo giorno di una lentissima ripartenza e graduali riaperture. Ci sono, del resto, i dati delle violazioni accertate nei week-end, anche l’ultimo, a testimoniare come il sabato e la domenica si registri un’impennata di trasgressori delle misure.

Le buone notizie che sono arrivate sul trend dei nuovi contagi

Lunedì è stata superata quota 100mila, ma con un aumento del 4% sul territorio nazionale – di lunedì quindi non hanno cambiato le intenzioni di Giuseppe Conte: il premier ormai è pronto ad annunciare la proroga dei blocchi. Probabilmente l’annuncio del nuovo Dpcm seguirà a un Consiglio dei ministri che, secondo fonti di governo, potrebbe tenersi mercoledì o giovedì o addirittura sabato.

Il piano di Palazzo Chigi prevede innanzitutto di attuare la proroga delle chiusure previste per il 3 aprile.

Dovrebbe essere una proroga senza deroghe mentre qualche ombra c’è ancora sulla nuova data finale delle restrizioni. Il range ritenuto in queste ore più probabile è quello che va dal 15 al 18 aprile. Dopo Pasqua comunque, come indicato dal Comitato scientifico con cui sia Conte sia il ministro della Salute sono in costante contatto. Il comparto che potrebbe beneficiare delle prime aperture potrebbe essere quello delle attività produttive. Poi tutti gli altri con il criterio che le attività che prevedono contatti e vicinanza siano le ultime. “Se dovesse esserci un’esigenza maggiore di ulteriore controllo e presenza sul territorio, in ausilio alle forze di polizia, daremo il nostro contributo. Ma mi pare che la situazione sia sotto controllo. Gli italiani stanno rispondendo con grande senso di responsabilità”, ha detto il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, in un’intervista a La Stampa riguardo al rispetto delle misure. “I numeri incoraggiano gli italiani. Gli effetti dei sacrifici a cui sono stati chiamati, cominciano a dare segni positivi. E questa è la migliore forma di persuasione. La strada è quella giusta”.(IlFattoquotidiano) Leggi anche: Emergenza Coronavirus, da domani le domande per il bonus da 600€ Seguici su Facebook: 41esimoparallelo
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